N. 1 (1981): Immagine n.1 (Prima Serie)
* Riccardo Redi, Montaggio senza moviola, p. 2.
Dopo un breve esame bibliografico a proposito della pratica del montaggio ante-moviola, Riccardo Redi ripercorre le tappe dell’evoluzione della moviola, strumento per eccellenza del montaggio moderno. Nonostante sia menzionata per la prima volta nel 1930 dalla Cameron’s Enciclopedia on Sound Motion Pictures, il suo principio di funzionamento, l’idea cioè di far scorrere la pellicola in modo continuo, risale alle origini del cinema.
* Vittorio Martinelli, L’ultimo moschettiere, p. 6.
Vittorio Martinelli intervista Roberto Spiombi (1899-1980), attore cinematografico degli anni ’20. Il risultato è una preziosa testimonianza sul cinema italiano di quegli anni ed i suoi protagonisti.
* Alfredo Baldi, Le riviste Cines, p. 11.
Dall’inizio del 1931 la Cines produsse per circa un anno, a scadenza mensile, cortometraggi con caratteristiche ibride: una struttura da cinegiornale ed un contenuto volto invece all’intrattenimento, tipico delle vere e proprie “riviste”.
* Claudio Camerini, Recitazione muta, p. 13.
La stampa contemporanea diede ampio spazio alla celebrazione di Cabiria in tutti i suoi aspetti, trascurando però la recitazione e gli attori. La spiegazione di questa anomalia si trova essenzialmente nella volontà di Pastrone di valorizzare il personaggio e non l’interprete: per raggiungere questo scopo scelse attori conosciuti ma non famosissimi, ai quali impose una recitazione il più possibile stilizzata ed efficace, diversa da quella in voga in quel periodo.
* Documenti: Il mistero di Villa Nirvana. Le didascalie per un film di Alberto Degli Abbati, a cura di Vittorio Martinelli, p. 15.
Sono qui pubblicate le didascalie del film Il segreto di Villa Nirvana, realizzato dal regista Alberto Degli Abbati nel 1921 (che però non ottenne il visto di censura prima del 1923). Quelle qui riprodotte sono le didascalie ricavate da un dattiloscritto dell’epoca, conservato dagli eredi di Dante Santoni: tutto lascerebbe intendere che si tratti della versione definitiva, apparsa in pellicola, anche se di quest’ultima non risulta esistano copie.
* Aldo Bernardini, Il restauro del film, p. 22.
Si tratta di una sintesi del contributo presentato nel 1981 da Aldo Bernardini a Venezia, in occasione del convegno internazionale sul tema “Il film come bene culturale”. Argomenti della comunicazione sono la teoria e la pratica del restauro cinematografico, nonché una serie di considerazioni su problemi come l’identificazione e la catalogazione dei film.
* Sergio Raffaelli, L’occhio fascista della censura sulla pubblicità nei cinematografi, p. 25.
La difficoltà nel reperire documentazioni concernenti i meccanismi censori durante il fascismo rende preziosa per gli studiosi qualsiasi informazione sull’argomento. L’autore riporta le indicazioni di regolamentazione censoria relative a cortometraggi pubblicitari e documentari “promozionali” realizzati nel 1938. I film, di cui fra virgolette sono specificati l’intervento censorio e i credits (titolo, produzione, metraggio, numero di nulla osta…) sono desunti dall’elenco delle pellicole cinematografiche approvate dal Ministero della cultura popolare.
* Irma F., I cappelli delle signore, p. 27.
L’articolo, tratto da La Cine-Fono e la Rivista Fono-Cinematografica del 1910, è un’indignata e divertente invettiva contro i disagi provocati nelle sale cinematografiche dall’usanza femminile, dettata dalla moda dell’epoca, di indossare ingombranti copricapi. L’autrice si interroga su questo difficile problema considerando le ragioni di uomini e donne e proponendo come soluzione una divisione, per sesso, della sala.
* Film in archivio: “La campana”, p. 28.
Si tratta della sceneggiatura, desunta alla moviola, del film La campana, prodotto dalla Cines e uscito nel 1909, conservato nell’archivio dell’Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema. La copia in questione è un’edizione tedesca: le didascalie pubblicate sono ri-traduzioni delle originali.