Archivio

  • Immagine 26 Note di Storia del Cinema Cover

    Immagine n.26
    V. 26 (2022)

    Il formato ridotto in Italia tra estetiche del quotidiano e sensibilità materiali
    a cura di Alice Cati, Andrea Mariani, Paolo Simoni

    Alice Cati, Andrea Mariani, Paolo Simoni
    Introduzione

    Paolo Caneppele
    Siccità amatoriale ovvero Nei film di famiglia piove raramente. Per un approccio cultural-climatologico alle riprese cineamatoriali

    Giulia Carbonero, Giulio Pedretti, Micaela Veronesi
    Vedere e sapere. Esperienze di didattica con il formato ridotto, dalla scuola all’archivio e viceversa

    Diego Cavallotti
    Bestiari tecnici: i ‘dead-end’ del passo ridotto e del video analogico negli anni Settanta in Italia

    Gianluca della Maggiore
    Il 16mm: “l’avvenire” o l’‘‘affare più disgraziato” del cinema cattolico? La Chiesa e la circolazione del formato ridotto nell’Italia del dopoguerra

    Lucia Di Girolamo
    Geografie della serenità ritrovata. La ricomposizione dell’immagine del paesaggio campano attraverso i film amatoriali di viaggi e vacanze del Secondo dopoguerra

    Luisella Farinotti
    Formato famiglia. Angelo Donelli, il Marchiondi e il cinema nella sfida educativa

    Elena Gipponi
    Cineamatori su Marte: l’immaginario della corsa allo spazio negli ‘home movies’ italiani del Secondo dopoguerra

    Chiara Petrucci
    Giuseppe Lenzi, cineamatore (1955-1980)

    asterischi

    David Bruni
    Prove di regia: “Rose scarlatte” dalla scena allo schermo

  • Immagine n.25
    V. 25 (2022)

    Vaudeville, varietà e cinema 1895-1935
    a cura di M. Magdalena Brotons Capó e Elisa Uffreduzzi

    M. Magdalena Brotons Capó e Elisa Uffreduzzi
    Introduzione

    David Mayer
    How did narrative film emerge?
    A consideration of the role of the music hall’s and variety theatre’s dramatic sketch

    Clément Lafite
    Il prologo di “Luciella Catena”:
    adattamento cinematografico incompiuto del testo teatrale di Ferdinando Russo

    Sergio Bruno, Valentina Rossetto
    Dal palcoscenico allo schermo:
    il cinema di Angelo Musco

    Elena Mosconi
    Premiata Ditta Za Bum:
    il varietà all’italiana

    asterischi

    Stefania Parigi
    Profughi, erranti, combattenti.
    Le avventure cinematografiche di Michał Waszyński nell’Italia del dopoguerra

    Michele Canosa, Michael Guarneri
    La donna perde il pelo, l’uomo il vizio.
    Sull’epilogo di “La donna scimmia” (1964) di Marco Ferreri

  • Immagine n.24

    Immagine n.24
    V. 24 (2021)

    “E allor fu la mia vista più viva”. il lungo novecento di dante al cinema e alla televisione
    a cura di Luciano Curreri e Simone Starace

    Luciano Curreri
    Introduzione

    Livio Lepratto
    Zavattini ‘all’Inferno’. Itinerari parodistici zavattiniani sulla Divina Commedia tra letteratura e cinema

    Giulio Genovese
    Leonardo Sciascia and Elio Petri’s “Todo Modo”: Intersemiotic Uses of Dante during the ‘Anni di Piombo’

    Teresa Biondi
    “A tv Dante” tra aspetti figurali danteschi, videoarte, discorso sferico ėjzenštejniano e postmodernità

    Bruno Surace
    Intraducibilità e ipertraducibilità della Divina Commedia. Volti e Danti nel cinema contemporaneo

    Appendice

    Silvia Zoppis
    L’Inferno dantesco nel Fondo Joye: analisi delle copie superstiti

    Béatrice De Pastre e Maria Assunta Pimpinelli
    “La mirabile visione” (1921) cento anni dopo. Un progetto internazionale di ricerca, ricostruzione e restauro

    Andrea Mariani
    Il vero volto di Dante tra cinema documentario e virtualità. Il caso del guf di Bologna

    asterischi

    Matteo Citrini
    Archeologia dello sguardo periscopico. Variazioni tecnologiche dalle scienze militari al grande schermo

  • Immagine n23

    Immagine n.23
    V. 23 (2021)

    Modelli di mascolinità e divismo nel cinema muto internazionale
    Introduzione
    di Denis Lotti e Jacqueline Reich

    Alessandra Magrin Haas
    Rugged Manhood on the Silver Screen:Buffalo Bill and the Performance of u.s. Colonial Masculinity in Silent Westerns

    Gabriele Sofia
    Giovanni Grasso in “Vautrin”. Mascolinità, transmedialità e esotismo

    Ivo Blom
    The Creation of an Italian Star in Diaspora: Luciano Albertini’s early career in Germany (1921-1923)

    Alessandro Faccioli
    Stella maris Luigi Rizzo, eroe-divo

    Chiara Tognolotti
    “Amour de Sessue”. Desiderio omoerotico e fotogenia delle immagini divistiche nel cinema di Jean Epstein

    Gillian Kelly
    The Competent Welshman in “The Flying Scotsman” (1929): Ray Milland in (Semi-)Silent British Cinema

    Cristina Colet
    Jin Yan: un corpo politico per risvegliare la coscienza nazionale

    asterischi

    Martina Zanco
    Il demiurgo al cinema. Erich Linder e l’industria cinematografica italiana

    Brigitta Loconte
    Giorgio Bassani sceneggiatore. Il finale di “La mano dello straniero”

  • Immagine n.22
    V. 22 (2020)

    Che cosa è ‘queer’ nella storia del cinema italiano? Rappresentazioni non normative dal muto agli anni Sessanta
    a cura di Monica Dall’Asta, Dalila Missero, Micaela Veronesi

    Monica Dall’Asta, Dalila Missero, Micaela Veronesi
    Lo schermo obliquo: tracce queer nella storia del cinema italiano

    Silvio Alovisio
    Una, bina e non so che. L’ambiguità ‘gender’ di Pierrot nel cinema muto italiano

    Emma Morton
    Transitory Imitators, Transgender Figures and Genderfucks. Male Cross-dressing in Italian cinema, 1909-1915

    Lucia Cardone
    Sconfinamenti di genere. “La carovana dell’amore” (1934) romanzo cinematografico di Mura

    Paola Zeni
    Identità di genere nel cinema del Ventennio: i casi “Il birichino di papà” e “La corona di ferro”’

    Rebecca Bauman
    Melancholy and Melodrama as Queer Masculinity in the Films of Valerio Zurlini

    Francesca Brignoli
    Turbolenze all’orizzonte. Presenze queer nel cinema di fantascienza italiano degli anni Sessanta

    asterischi

    Samuel Antichi e Cosimo Tassinari
    Dinamiche del ricordo e della rimozione. L’eccidio delle Fosse Ardeatine nelle opere documentarie e cinegiornalistiche italiane (1945-1955)

    Diego Cavallotti
    ‘De lege noverca’: il dibattito sulla legge “Nuova disciplina degli interventi dello stato a favore dello spettacolo” del 30 aprile 1985

    Elena Dagrada
    Non lo conosciamo bene. Censura, versioni e varianti di “Io la conoscevo bene” (Antonio Pietrangeli, 1965)

  • Immagine n21

    Immagine n.21
    V. 21 (2020)

    Apocalissi italiane. il cinema e la televisione di fronte ai disastri del novecento
    a cura di Alessandro Faccioli e Stefania Parigi

    Alessandro Faccioli e Stefania Parigi
    Immagini della catastrofe

    Antonio Costa
    Registrazione d’evento. Ponte Morandi e ontologia dell’ombra

    Maddalena Bodini e Elena Mosconi
    Quando il cinema brucia. Incidenti e catastrofi nei cinematografi dei primi tempi

    Alessandro Faccioli
    La terra (non) trema. Sismi della memoria nel cinema italiano sonoro di regime

    Marco Cosci
    Una ‘nuova ondata’ di suoni? All’ascolto dei documentari sull’alluvione di Firenze

    Paolo Villa
    Il diluvio sull’arte. La rappresentazione mediatica delle alluvioni di Firenze e Venezia del 4 novembre 1966

    Mattia Cinquegrani
    Macerie e abitazioni. Le rappresentazioni televisive dei disastri naturali

    Christian Uva
    La spiaggia e i detriti della modernizzazione. La condizione balneare come paesaggio post-apocalittico nel cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta

    Stefania Parigi
    La ballata dell’Apocalisse. Corpi, luoghi, immagini di Ciprì e Maresco

    Roy Menarini
    L’apocalisse politica nel cinema italiano contemporaneo

    asterischi

    Georgina Torello
    Il corpo del reato. La “Salomè” teatrale e cinematografica di Lyda Borelli in Uruguay (1909-1914)

    Monica Dall’Asta
    Guy Debord, il suo cinema, il cinema del suo tempo

    Eugenio De Bernardis
    Il Professor Velle in Italia. Notizie su Joseph e Gaston Velle

  • Immagine n.20
    V. 20 (2019)

    Nuovi scavi: il patrimonio ‘non-theatrical’ e ‘non-broadcast’ in Italia (1965-1995)
    a cura di Diego Cavallotti e Lisa Parolo

    Diego Cavallotti e Lisa Parolo
    Sterri d’archivio: il ‘non-theatrical’ e il ‘non-broadcast’ in Italia (1965-1995)

    Paolo Caneppele
    ‘Private Eyes’. Il film, i formati ridotti e la cinesorveglianza

    Livio Lepratto
    ‘Non-theatrical’ e ‘non-broadcast’ nel dibattito dei cattolici italiani. Il caso studio della “Rivista del Cinematografo”

    Jennifer Malvezzi
    Macchine per comunicare ai sensi. I sistemi di multiproiezione ‘‘Implicor’’ e ‘‘Juke Box Olivetti’’ tra ‘corporate identity’ ed ‘Expanded Cinema’

    Paolo Simoni
    ‘‘Dimensione Super8’’. Le pratiche e le utopie del formato ridotto (Italia, 1965-1975)

    Lisa Parolo
    Alle origini della video arte in Italia. “Vobulazione e bieloquenza neg” (1970)

    Petra Marlazzi
    L’archiviazione digitale dei fondi ‘non-theatrical’ attraverso la prassi laboratoriale

    Mary Comin
    Video arte e ‘non-broadcast’. Per un’analisi tecnologica del fuori standard nelle prime opere video in Italia

    asterischi

    Laura Busetta
    Lune di miele all’italiana: cinema, matrimonio e famiglia attraverso il boom economico

    Alfonso Venturini

    L’‘affaire’ ‘‘Ninotchka’’. Il tentativo fascista di usare il film di Lubitsch come arma di propaganda

  • Immagine n.19
    V. 19 (2019)

    immagini industriose film e fotografia industriali nella cultura visuale italiana: interfaccia, evento, archivio (1945-1963)
    a cura di Federico Pierotti e Francesco Pitassio

    Federico Pierotti e Francesco Pitassio
    Introduzione

    Francesco Pitassio
    Città, nazione, media. Il Piano ina-Casa e la cultura della ricostruzione italiana

    Angelo Pietro Desole
    La fotografia di architettura del Piano ina-Casa (1949-1956)

    Giovanni Grasso e Paolo Villa
    In viaggio attraverso l’Italia. La ricostruzione ferroviaria nei documentari della Breda e delle Ferrovie dello Stato Italiane nel secondo dopoguerra

    Simone Dotto
    Di viaggio e d’impresa. Percorsi d’uso e itinerari cinematografici intorno al raid transafricano fiat 1951-1952

    Chiara Irene Romanò
    Dall’agricoltura all’industria: la nuova identità del Mezzogiorno nei documentari della Presidenza del Consiglio dei Ministri (1952-1957)

    Federico Pierotti
    Progettare il futuro. Il tecno-film Olivetti: politica, tecnologia e media

    Elio Frescani
    L’energia del futuro. La tecnologia petrolifera nei documentari dell’Ente Nazionale Idrocarburi (1950-1963)

    Eleonora Sforzi
    Moda confezionata e film “su misura” degli spettatori: i film promozionali della Marzotto (anni Cinquanta-Sessanta)

    Romina Zanon
    La fotografia industriale di Marcella Pedone come strumento d’indagine antropologica

    appendice

    Elena Testa
    Archivio Nazionale Cinema Impresa: un archivio tra fabbrica e società

    asterischi

    Barbara Corsi
    Il fondo aci dell’anica. Un detonatore per lo studio dell’economia del cinema italiano

    Palmira Di Marco
    Il viaggio musicale lungo la valle del Po di Mario Soldati. “Il Cantapo”

  • Immagine n18

    Immagine n.18
    V. 18 (2018)

    Cinema, sogno e allucinazione dalle origini agli anni venti
    a cura di Mireille Berton e Silvio Alovisio

    Silvio Alovisio e Mireille Berton
    Cinema muto, sogno e allucinazione tra riflessione teorica e messa in scena

    Giancarlo Grossi
    Il raccordo onirico: la scienza del sogno alle origini del cinema

    Ferdinando Gizzi
    Il “Christ marchant sur les flots” (1899) di Georges Méliès. La rappresentazione del miracolo evangelico come allucinazione cinematografica

    Alessandra Ronetti
    Chromo-hypnose. Les pratiques de suggestion dans “Le peintre néo-impressionniste” (1910) d’Émile Cohl

    Elisa Uffreduzzi
    Dancing Phantoms. The Cinematic Representation of the Subconscious through Choreographic Embodiments

    Stella Dagna
    Attrazione, narrazione e rimozione. La rappresentazione onirica nel primo cinema italiano (1905-1918)

    Delphine Wehrli
    De la “Malombra” de Fogazzaro à celle de Gallone, ou la transposition du rêve et de l’hallucination au cinéma

    Samuel Antichi
    “Nerven”: Il sogno e l’allucinazione del trauma della Prima guerra mondiale e lo shock della modernità

    Céline Pluquet
    Traduire le rêve. Fonctions du silence dans “La coquille et le clergyman” (1927) et “L’étoile de mer” (1928)

    asterischi

    Chiara Tognolotti, Laura Vichi
    La poesia e il film, “un nouvel état d’intelligence”. Jean Epstein e la cultura visuale degli anni Venti tra letteratura e cinema

  • Immagine n17

    Immagine n.17
    V. 17 (2018)

    asterischi

    Paolo Caneppele
    Filmografie di famiglia. La teoria filmografica e la sua applicazione nell’ambito del cinema amatoriale

    Elisa Bianchi
    Sguardi d’oltreoceano. La formazione del dilettante cinematografico americano attraverso la manualistica degli anni Venti e Trenta

    Giulia Fanara
    “Mercurio” e la critica cinematografica

    Dorothea Burato
    Morale comunista, neorealismo e cinema sovietico. La critica cinematografica del pci nel dopoguerra attraverso le pagine di “Rinascita”

    Elisa Uffreduzzi
    Marcello Mastroianni doppiato da Alberto Sordi: Golia vs Golia

    Matteo Pollone
    “A purpose beyond itself”. A novant’anni da “Drifters”

    Luca Domeneghetti
    Un titolo perduto del cinema sudtirolese degli anni Dieci: sulle tracce di “Tirol in Waffen” (1914)

    Paolo Mezzalira
    Schermi a fuoco! Il dibattito sui pericoli d’incendio del cinematografo nelle riviste italiane d’inizio Novecento (1907-1915)

  • Immagine n16

    Immagine n.16
    V. 16 (2017)

    Prima di cinecittà l’esperienza della cines-pittaluga (1929-1935)
    a cura di Luca Mazzei e Donatella Orecchia

    Luca Mazzei e Donatella Orecchia
    Non-continuity system. La Cines-Pittaluga fra un modello storiografico e l’altro

    Fabio Andreazza
    La battaglia continua. Blasetti alla Cines

    David Bruni
    Un ‘palio’ nell’Italia fascista: Blasetti alla Cines-Pittaluga

    Elena Mosconi
    L’altra Pittaluga: le canzoni nelle commedie della Cines

    Paola Maganzani
    Strategie e tecniche di produzione nella Cines dei primi Anni Trenta: le versioni del film “Pergolesi” di Guido Brignone (1932)

    Nicola Stefani
    Da Mickey Mouse a Topolino: le strategie promozionali e distributive della Pittaluga per l’animazione Disney

    Paola Della Torre
    La “Rivista del Cinematografo” e i film targati Cines-Pittaluga: speranze, amori e delusioni

    appendice

    Carla Ceresa
    L’Archivio della Società Anonima Stefano Pittaluga

    asterischi

    Federico Vitella
    Una corrispondenza impossibile. Lettere ‘famigliari’ a Katharine Hepburn

  • Immagine n15

    Immagine n.15
    V. 15 (2017)

    Dossier monografico

    Andrea Mariani e Giuseppe Fidotta
    Senza Luce. Visioni ai confini del documento italiano (1924-1943)

    Maria Ida Bernabei
    “Une mosaïque de films”. Programmare il film scientifico e costruire l’avanguardia

    Gianluca della Maggiore
    La nuova immagine mediatica del papato tra Conciliazione, competizione e internazionalizzazione. documentari sul pontefice tra gli anni Venti e gli anni Trenta

    Cristina Formenti
    Note sul documentario animato italiano e il suo periodo delle origini

    Giovanni D’Amia e Andrea Mariani
    Le manifestazioni Internazionali di Cinematografia Scientifica e Turistica a Como (1936-1937)

    Marco Bertozzi
    Eccentrico, amatoriale, sperimentale. Appunti sul cinema di Guglielmo Baldissini

    Luciano De Giusti
    “Gramigna”, una cicatrice di rimpianto

    Luca Venzi
    Circolarità, rovesciamento, ripetizione. “It’s Always Fair Weather”

  • Immagine n14

    Immagine n.14
    V. 14 (2016)

    Dossier
    Il muto melomane. Cinema e canzone 1895-1927

    Serena Facci e Elena Mosconi
    Canzoni per lo schermo. Le origini di una fruttuosa sinergia

    Francesco Modolo
    Illustrated Song: Between Magic Lantern and Cinema. An All-American Form of Entertainment and its European Equivalent

    Marco Bellano
    Cantar vagabondo. Charlie Chaplin, il cinema muto e la canzone

    Gary D. Rhodes
    Rethinking Early Film Audiences in the United States. ‘Soft’ Evidence and American Popular Song

    Claus Tieber
    Silent Singing: Diegetic Songs in Austrian Silent Cinema

    Anna K. Windisch
    “...anything but a film!” Vocal Music in Viennese Lecture Films of the 1920s

    Danielle Crepaldi Carvalho
    From the Stage to the Screen. The Mise-en-scène of the Comic Musical Theatre in the Brazilian ‘Singing Films’ of 1909-1910

    Patrizia Deabate
    Dall’inno goliardico al successo cinematografico. Da “Giovinezza” (1909) ad “Addio giovinezza!” (1918) con Maria Jacobini

    Lucia Di Girolamo
    Napoli e l’omologazione eccentrica. Cinema e canzone ai confini della norma

  • Immagine n13

    Immagine n.13
    V. 13 (2016)

    Dossier
    Immagini in trincea. La lunga vita dei filmati e delle stereoscopie della Grande guerra

    Alessandro Faccioli
    Monumenti visivi per la vittoria: dai film ‘dal vero’ a “Guerra nostra”

    Maria Assunta Pimpinelli
    La versione originale di “Guerra nostra” : il frammento ‘ritrovato’

    Giaime Alonge
    Gloria 2.0 La Grande Guerra e la cultura audiovisiva al tempo del centenario

    Denis Lotti e Carlo Alberto Zotti Minici
    Massificare la guerra. Il racconto del I conflitto mondiale attraverso le fotografie stereoscopiche della Keystone View Company

    Sila Berruti e Luca Mazzei
    Celebrare e inaugurare: le immagini della igm nella serata di lancio del Secondo Programma rai, il 4 novembre 1961

    Claudia Gianetto
    “Maciste alpino”. Malintesi di censura

    Stella Dagna
    “Maciste alpino”. Una trama in epoca di guerra

  • Immagine n.12
    V. 12 (2015)

    Giaime Alonge
    Paesaggio senza la battaglia. Il cinema di ‘non fiction’ di fronte alla Grande Guerra

    Stella Dagna e Mauro Giori
    Musica, cinema muto e restauro. Il caso “Gli ultimi giorni di Pompei” (1913)

    Micaela Veronesi
    La donna che non c’era, Elvira Giallanella. Esiti di una ricerca fra dati certi, supposizioni e autorappresentazioni

    Alberto Friedemann
    Vera Film I e Vera Film II

    Michael Guarneri
    L’attrazione della corsa fantasma. ‘Phantom ride’: dalla novità al 1904

    Manon Billaut
    La fuite vers Rome d’André Antoine à la fin de la Grande Guerre, ou la découverte d’un nouveau système de production

    Jessica Cusano
    Il cin cin del malaugurio. La rappresentazione del brindisi nel cinema muto italiano

  • Immagine n.11
    V. 11 (2015)

    Sul cinema educativo in Italia: teorie, istituzioni e personalità dalle origini agli anni Cinquanta
    a cura di Silvio Alovisio e Paolo Bianchini

    Elena Nepoti
    Aspetti politici della cinematografia educativa a Bologna. Dalle prime proiezioni alla Giunta Zanardi (1907-1920)

    Deborah Toschi
    Il cinema e l’educazione popolare nei progetti della Società Umanitaria (1915-1921)

    Silvio Alovisio
    Cinematografo o proiezioni luminose? Immagini fisse e animate nel primo dibattito italiano sulle proiezioni educative

    Andrea Mariani
    “Per la comprensione del buon film”. Sulla germinazione del film culturale e la diffusione della cinematografia educativa in Italia (1926-1934)

    Giovanni Grasso
    Il ventennio del cinedidatta: Remo Branca e il cinema scolastico

    Maria Francesca Piredda
    Al servizio della vocazione. Padre Romeo Panciroli e il cinema per ragazzi

    Dalila Missero
    Proiezioni di pubblico. Il cinema itinerante ENAL (1962-1963) nelle aree rurali, tra propaganda e rifiuto

    Marco Antonio D’Arcangeli
    Cinema, istruzione ed educazione nella pedagogia italiana del primo Novecento. Un sondaggio: la “Rivista Pedagogica” (1908-1939)

  • Immagine n.10
    V. 10 (2014)

    Travelogues italiani. Paesaggi e itinerari 1905-1930
    a cura di Ilaria Agostini e Luca Mazzei

    Ilaria Agostini e Luca Mazzei
    Sulle rotte dei travelogues. Primi itinerari italiani dal cinema al paesaggio e viceversa

    Eugenio De Bernardis e Giovanni Lasi
    Bellezze italiche oltre confine. La vocazione irredentista delle vedute turistiche girate in Trentino prima della Grande Guerra

    Sila Berruti
    Viaggi di guerra. Primi esperimenti di cinematografia di viaggio durante la conquista italiana dell’Egeo (1912)

    Giuseppe Fidotta
    Gli scarti, il barone e l’operatore. “Spedizione Franchetti nella Dancalia”

    Cecilia Pennacini
    “Viaggio in Congo” (1912). Il safari cinematografico di Guido Piacenza

    ***
    Gianluca della Maggiore
    Il “Don Bosco” di Alessandrini tra fascismo e universalismo cristiano

    Aldo Bernardini
    Note sulla nascita e i primi anni dell’AIRSC

  • Immagine n9

    Immagine n.9
    V. 9 (2014)

    Elisa Uffreduzzi e Cristina Jandelli
    La danza nel cinema muto

    Laurent Guido
    Tra spettacoli paradossali e dispositivi tecnici: sulle danze (serpentine) nel cinema dei primi anni

    Elisa Uffreduzzi
    I “balli russi” nel cinema muto italiano

    Mariapaola Pierini
    La sua propria danza: Alla Nazimova

    Massimo Locatelli
    Cultura materializzata nel corpo. Anita Berber e Valeska Gert

    Francesco Casetti e Luca Mazzei
    La modernità controversa. Cinema ed esperienza del moderno in Italia dal 1900 al 1945

  • Immagine n8

    Immagine n.8
    V. 8 (2013)

    Michele Canosa
    Serre calde

    Alberto Friedemann
    Case di vetro a Milano

    Eugenio De Bernardis
    Il film e la riserva dei diritti di autore: le prime registrazioni (1911-1912)

    Jessica Cusano
    Fame di film. Cibo e generi nel cinema muto italiano

    Mauro Genovese
    Anfore e agnelli, tori e vermouth: il cibo in “Cabiria” attraverso i documenti dell’Archivio storico del Museo Nazionale del Cinema di Torino

    Stefania Parigi
    Un flauto magico nella critica cinematografica. Le recensioni di Elsa Morante

  • Immagine n7

    Immagine n.7
    V. 7 (2013)

    Sette, anzi 8½
    a cura di Federico Pierotti e Federico Vitella

    Gian Piero Brunetta
    La riscoperta di Atlantide. Tappe di storia della storiografia del cinema muto italiano

    Anna Gilardelli
    Lollo vs Marilyn. La rappresentazione del corpo femminile nel cinema e sulle riviste degli anni Cinquanta

    Federico Striuli
    Al fuoco! La tragedia della Minerva Film

    Massimiliano Gaudiosi
    La città dei giorni dispari. Napoli nel cinema di Eduardo

    Simone Starace
    “Una canzonetta, così alla buona”. Spettacolo e metaspettacolo nel cinema di Mario Costa

    Fabrizio Natalini
    Fellini, Flaiano, Pinelli… e gli altri. Considerazioni sul finale di “La dolce vita”

    Paolo Grassini
    Intorno al soggetto di “8½”. Note per la ricostruzione della genesi del film

  • Immagine n.6
    V. 6 (2012)

    Sommario:

    * Silvio Alovisio, Simone Venturini,  Cinema e scienze nel primo Novecento: discorsi, film, sperimentazioni, p. 7.
    * Adriano Chiò, Camillo Negro e “Neuropatologia”, p. 11.
    * Claudia Gianetto, Stella Dagna, Volti senza maschera. Una nuova edizione dei filmati neuropatologici di Camillo Negro, p. 16.
    * Lorenzo Lorusso, Federico Vanone, Simone Venturini, L’arrivo e le sue tracce: la collezione Vincenzo Neri, p. 32.
    * Sila Berruti, “Acciaio parlante tra i muti acciai”. Gli esperimenti italiani di fotografia e di cinematografia scientifico-militare fino alla Grande Guerra, p. 55.
    * Silvio Alovisio, “Un metallo che sente e che pena”. Cinema e scienza del lavoro nell’Italia del primo Novecento, p. 87.
    * Giuseppe Fidotta, “Del prezioso ausilio e della sua alta missione”. La microstoria della Filmoteca di Igiene Sociale, p. 125.
    * Sergio Toffetti, La pestilenza e la guerra: due cavalieri dell’apocalisse nei film di Liberio Pensuti, p. 134.
    * Carlo Montanaro, “Cinema tra bianche pareti”. I film chirurgici di Pasinetti: una prima nota informativa, p. 151.
    * Massimo Locatelli, I bimbi di Lewin. Immagini mediali, percezione della realtà, agire sociale, p. 156.
    Apparato iconografico, p. 173-204.

  • Immagine n.5
    V. 5 (2012)

    La rivista “Immagine. Note di storia del Cinema” è la più antica e gloriosa rivista italiana dedicata agli appassionati di cinematografia, organo ufficiale dell’Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema (AIRSC). Sulle sue pagine hanno scritto studiosi di fama internazionale come Mario Verdone, Aldo BernardiniVittorio Martinelli e molti altri.

    Gli articoli in questo numero:

    E noi (Associazione)” di Michele Canosa

    Noi presentiamo il mondo innanzi a voi”: I Cattaneo, da fieranti a gestori di sale stabili diElena Nepoti

    Non tutto è “Cenere”: Sulla carriera artistica di Febo Mari” di Davide Gherardi

    La diva in cammino: La sfilata divistica come figura della messinscena nelcinema di Mario Caserini” di Stella Dagna

    Quale dei due? Ubaldo Maria Del Colle, attore e regista” di Elena Ezechielli

  • Immagine n.11 (Prima Serie)
    N. 11 (1986)

    * Davide Turconi, Noi e l’altra faccia della luna, p. 1.
    L’opportunità di esplorare autori e generi sconosciuti, fornita da “Le Giornate del cinema muto” di Pordenone del 1984, induce Davide Turconi a considerare la necessità impellente di far luce sulle vaste zone “buie” della storia del cinema muto. L’autore riferisce a questo proposito ciò che è stato fatto dall’Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema, ed indica una serie di punti programmatici che costituiscono la base di un progetto di ricerca futuro.
    * Aldo Bernardini, Bilancio di un quadriennio, p. 3.
    Si tratta di un bilancio dell’attività dell’Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema dal 1981 al 1985. Viene ripercorsa la vita dell’Associazione di questi quattro anni, le collaborazioni, gli acquisti di film, gli incontri più importanti, i risultati ottenuti.
    * Vittorio Martinelli, Francesca, nel ricordo, p. 7.
    In occasione della morte, il 13 ottobre 1985 della grande diva del cinema muto italiano Francesca Bertini, Martinelli traccia una breve ma intensa commemorazione ripercorrendo le tappe fondamentali della sua carriera, dall’esordio come una delle stiratrici del dramma Assunta Spina, fino al suo ritiro nel 1921.
    * Gian Piero Brunetta, Le “Giornate del cinema muto”, p. 8.
    Si tratta del reportage dell’edizione del 1985 delle “Giornate del Cinema Muto” di Pordenone. Viene presentato il programma e sono elencati gli incontri e i personaggi più significativi, riservando un’analisi più approfondita alle proiezioni dedicate ai comici italiani.
    * Alberto Farassino, “Der Letzte Mann” e il restauro dei film muti, p. 11.
    Viene analizzata la versione di “Der Letzte Mann” (1924) di Murnau con didascalie (pubblicate a p. 15) e musiche originali di Giuseppe Becce, presentata alle “Giornate del cinema muto” di Pordenone nel 1985. Dopo un’analisi accurata Alberto Farassino arriva alla conclusione che si tratta di un restauro volto alla ricostruzione non dell’originale, ma di una delle varianti del testo.
    * Nino Genovese, “Consuelita”, una singolare vicenda filmica, p. 16.
    Vengono ricostruite la genesi filmica, i problemi censori e le caratteristiche di un film di Roberto Roberti. Realizzato tra il 1920 e il 1921 con il titolo “La fanciulla di Amalfi” (ultima interpretazione della Bertini prima che si ritirasse definitivamente dagli schermi), uscì nelle sale nel 1925 come “Consuelita”.
    * Simonetta della Croce, Breve storia della Pisorno, p. 20.
    Viene ricostruita la storia degli stabilimenti Pisorno, dal 1934, data della loro fondazione ad opera di Giovacchino Forzano, al fallimento dichiarato nel 1959. Di questa struttura l’autrice ricorda i luoghi, i personaggi, le produzioni, i rapporti con il duce, gli artisti che vi lavorarono.

  • Immagine n.10 (Prima Serie)
    N. 10 (1985)

    * Ermanno Comuzio, La pratica del “Cue-Sheet”, p. 1.
    Ermanno Comuzio continua il suo studio sulle esecuzioni musicali negli anni ’10 e ’20 (vedi “Immagine” n. 6, pp. 15-18), approfondendo l’argomento dei suggerimenti musicali che da un certo momento in poi accompagnarono la circolazione dei film, e cioè i cosiddetti repertori e i “music sheets”. Analizzando le indicazioni per l’accompagnamento delle varie case di produzione, europee e americane, si arriva ad individuare le caratteristiche principali delle tipologie di accompagnamento più in voga in quegli anni. Viene trattato il problema dell’attribuzione dello status di ideatore della pratica dei “music-sheets”, e sono presi in esame i diversi supporti, dalle “scalette” alle raccolte di composizioni musicali, che costituivano le indicazioni per l’esecuzione. Infine l’autore individua i personaggi più significativi nel panorama internazionale, come Giuseppe Becce e Erno Rapee.
    * Vittorio Martinelli, Primi approcci tra cinema e fascismo, p. 7.
    L’avvento del fascismo coincise con un terribile crisi del cinema italiano. Dal 1922, la cinematografia nazionale intraprese un lento processo di “autofascistizzazione”, volto alla trasformazione morale e materiale del paese. L’articolo individua i film e i personaggi che iniziarono e consolidarono questo volontario asservimento al potere, sottolineando come i toni insopportabilmente retorici e pomposi che caratterizzavano questa produzione fossero criticati non solo dal pubblico, ma addirittura dai fascisti stessi.
    * Claudio Camerini, Lo stato delle copie, p. 13.
    Si tratta di un resoconto dell’iniziativa “Club a Club”, organizzata a Roma a cura dell’Officina Filmclub nel 1985. Individuata la peculiarità del cineclub rispetto all’esercizio commerciale, vengono sottolineati i problemi che caratterizzano questo tipo di istituzioni, quali la velocità di scorrimento della pellicola, lo stato delle copie, la qualità delle proiezioni. Vengono inoltre elencati i film più significativi che sono stati proiettati in questa occasione.
    * Nino Genovese, La strana guerra del colonnello Barone, p. 14.
    Con lo scoppio della prima guerra mondiale la cinematografia italiana vide la creazione di una numerosissima serie di film di argomento bellico. Nonostante che, per motivi di sicurezza, fosse difficile ottenere il permesso di girare scene in esterni reali, il Colonnello Enrico Barone ebbe l’autorizzazione per “Guerra sull’Isonzo e nella Carnia”. Analizzando la stampa contemporanea, Nino Genovese si sofferma sulle reazioni e sulle polemiche che il film suscitò, nonché sull’importanza di quello che divenne lo “scandalo Barone” all’interno del processo di liberalizzazione dell’ammissione degli operatori cinematografici nei luoghi di guerra.
    * Rosalia del Porro e Renato Bovani, “La presa di Roma”: contributo alla storia di un film, p. 21.
    Gli autori continuano l’indagine iniziata da Aldo Bernardini su “La presa di Roma” (1905), di Filoteo Aberini. Di questo film, considerato dagli storici come un prototipo del genere storico-celebrativo, vengono presi in esame le prime proiezioni, la reazione che il film suscitò nella stampa, le caratteristiche e le peregrinazioni delle diverse copie, per far luce su alcuni problemi storici e filologici.
    “Corradino di Svevia”, a cura di Aldo Bernardini, p. 25.
    “Corradino di Svevia” (1909) è un importante film della Vesuvio Films di Napoli, che per volontà della casa di produzione fu girato con l’intenzione di farne una pellicola al contempo storica ed artistica, sull’esempio delle produzioni “colte” della francese Film d’Art. Dopo una breve introduzione al film, ne vengono pubblicate le didascalie e l’elenco delle inquadrature.

  • Immagine n.9 (Prima Serie)
    N. 9 (1985)

    * Ermanno Comuzio, Storie italiane e francesi, p. 1.
    Ermanno Comuzio riferisce della conferenza dal titolo “Cinema e storiografia in Europa” tenutasi a Reggio Emilia nel gennaio 1985. Oggetto di discussione sono stati fondamentalmente lo statuto dello storico di cinema, la situazione delle singole realtà nazionali (Italia, Francia, Inghilterra e Jugoslavia), i concetti portanti della storia del cinema, il campo di indagine di questa disciplina e il suo rapporto con la teoria.
    La “Passione” Pathè, a cura di Emmanuelle Toulet, p. 4.
    Si tratta della pubblicazione della sceneggiatura della terza versione de “La vie de Notre Seigneur Jésus-Christ”, datata 1913, che comprende quattro parti. Delle tre sceneggiature depositate nel 1913 presso la Bibliothèque Nationale, quella qui riprodotta è la più completa, la più dettagliata e la più ricca di informazioni di carattere tecnico, quasi sicuramente scritta posteriormente alla realizzazione del film.
    * Paolo Cherchi Usai, L’Itala Films di fronte alla censura, p. 16.
    Attraverso le difficoltà incontrate per l’approvazione da parte della censura di una serie di film prodotti dall’Itala Film, fra i quali “Maciste alpino” di Giovanni Pastrone, Paolo Cherchi Usai ricostruisce i rapporti tra la società torinese e gli uffici di censura. Il controllo di quest’ultima risulta molto più severo e intransigente nel biennio ‘15-’17, durante il quale l’adesione alla guerra rendeva indispensabile una moralizzazione dei film e una grande attenzione alla salvaguardia della reputazione del paese e dei suoi abitanti.
    * Vittorio Martinelli, Il “Giuda” di Febo Mari, p. 21.
    In occasione del suo ritrovamento presso la Biblioteca Nazionale di Firenze, viene pubblicato il testo autografo del “Giuda” di Febo Mari che l’autore scrisse, sceneggiò, diresse, produsse ed interpretò tra il 1918 e il 1919. Il film, osteggiato nella sua circolazione dalla censura, fu un fallimento economico, per riprendersi dal quale Mari curò nel 1932 una nuova versione sonorizzata del film, che non ottenne però maggior successo.
    * Cladio Camerini, Colori artificiali, p. 25.
    Claudio Camerini prende in esame il fenomeno della colorazione computerizzata dei vecchi film in bianco e nero anni ’30 e ’40, descrivendone il procedimento, la destinazione commerciale, e riportando le reazioni negative espresse da registi, operatori, tecnici e distributori, che denunciano l’assurdità di un procedimento che porta ad una falsificazione dell’opera e alla negazione della dignità autoriale.

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