Archivio
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Immagine n.26
V. 26 (2022)Il formato ridotto in Italia tra estetiche del quotidiano e sensibilità materiali
a cura di Alice Cati, Andrea Mariani, Paolo SimoniAlice Cati, Andrea Mariani, Paolo Simoni
IntroduzionePaolo Caneppele
Siccità amatoriale ovvero Nei film di famiglia piove raramente. Per un approccio cultural-climatologico alle riprese cineamatorialiGiulia Carbonero, Giulio Pedretti, Micaela Veronesi
Vedere e sapere. Esperienze di didattica con il formato ridotto, dalla scuola all’archivio e viceversaDiego Cavallotti
Bestiari tecnici: i ‘dead-end’ del passo ridotto e del video analogico negli anni Settanta in ItaliaGianluca della Maggiore
Il 16mm: “l’avvenire” o l’‘‘affare più disgraziato” del cinema cattolico? La Chiesa e la circolazione del formato ridotto nell’Italia del dopoguerraLucia Di Girolamo
Geografie della serenità ritrovata. La ricomposizione dell’immagine del paesaggio campano attraverso i film amatoriali di viaggi e vacanze del Secondo dopoguerraLuisella Farinotti
Formato famiglia. Angelo Donelli, il Marchiondi e il cinema nella sfida educativaElena Gipponi
Cineamatori su Marte: l’immaginario della corsa allo spazio negli ‘home movies’ italiani del Secondo dopoguerraChiara Petrucci
Giuseppe Lenzi, cineamatore (1955-1980)asterischi
David Bruni
Prove di regia: “Rose scarlatte” dalla scena allo schermo -
Immagine n.25
V. 25 (2022)Vaudeville, varietà e cinema 1895-1935
a cura di M. Magdalena Brotons Capó e Elisa UffreduzziM. Magdalena Brotons Capó e Elisa Uffreduzzi
IntroduzioneDavid Mayer
How did narrative film emerge?
A consideration of the role of the music hall’s and variety theatre’s dramatic sketchClément Lafite
Il prologo di “Luciella Catena”:
adattamento cinematografico incompiuto del testo teatrale di Ferdinando RussoSergio Bruno, Valentina Rossetto
Dal palcoscenico allo schermo:
il cinema di Angelo MuscoElena Mosconi
Premiata Ditta Za Bum:
il varietà all’italianaasterischi
Stefania Parigi
Profughi, erranti, combattenti.
Le avventure cinematografiche di Michał Waszyński nell’Italia del dopoguerraMichele Canosa, Michael Guarneri
La donna perde il pelo, l’uomo il vizio.
Sull’epilogo di “La donna scimmia” (1964) di Marco Ferreri -
Immagine n.24
V. 24 (2021)“E allor fu la mia vista più viva”. il lungo novecento di dante al cinema e alla televisione
a cura di Luciano Curreri e Simone StaraceLuciano Curreri
IntroduzioneLivio Lepratto
Zavattini ‘all’Inferno’. Itinerari parodistici zavattiniani sulla Divina Commedia tra letteratura e cinemaGiulio Genovese
Leonardo Sciascia and Elio Petri’s “Todo Modo”: Intersemiotic Uses of Dante during the ‘Anni di Piombo’Teresa Biondi
“A tv Dante” tra aspetti figurali danteschi, videoarte, discorso sferico ėjzenštejniano e postmodernitàBruno Surace
Intraducibilità e ipertraducibilità della Divina Commedia. Volti e Danti nel cinema contemporaneoAppendice
Silvia Zoppis
L’Inferno dantesco nel Fondo Joye: analisi delle copie superstitiBéatrice De Pastre e Maria Assunta Pimpinelli
“La mirabile visione” (1921) cento anni dopo. Un progetto internazionale di ricerca, ricostruzione e restauroAndrea Mariani
Il vero volto di Dante tra cinema documentario e virtualità. Il caso del guf di Bolognaasterischi
Matteo Citrini
Archeologia dello sguardo periscopico. Variazioni tecnologiche dalle scienze militari al grande schermo -
Immagine n.23
V. 23 (2021)Modelli di mascolinità e divismo nel cinema muto internazionale
Introduzione
di Denis Lotti e Jacqueline Reich
Alessandra Magrin Haas
Rugged Manhood on the Silver Screen:Buffalo Bill and the Performance of u.s. Colonial Masculinity in Silent WesternsGabriele Sofia
Giovanni Grasso in “Vautrin”. Mascolinità, transmedialità e esotismoIvo Blom
The Creation of an Italian Star in Diaspora: Luciano Albertini’s early career in Germany (1921-1923)Alessandro Faccioli
Stella maris Luigi Rizzo, eroe-divoChiara Tognolotti
“Amour de Sessue”. Desiderio omoerotico e fotogenia delle immagini divistiche nel cinema di Jean Epstein
Gillian Kelly
The Competent Welshman in “The Flying Scotsman” (1929): Ray Milland in (Semi-)Silent British CinemaCristina Colet
Jin Yan: un corpo politico per risvegliare la coscienza nazionaleasterischi
Martina Zanco
Il demiurgo al cinema. Erich Linder e l’industria cinematografica italianaBrigitta Loconte
Giorgio Bassani sceneggiatore. Il finale di “La mano dello straniero” -
Immagine n.22
V. 22 (2020)Che cosa è ‘queer’ nella storia del cinema italiano? Rappresentazioni non normative dal muto agli anni Sessanta
a cura di Monica Dall’Asta, Dalila Missero, Micaela VeronesiMonica Dall’Asta, Dalila Missero, Micaela Veronesi
Lo schermo obliquo: tracce queer nella storia del cinema italianoSilvio Alovisio
Una, bina e non so che. L’ambiguità ‘gender’ di Pierrot nel cinema muto italianoEmma Morton
Transitory Imitators, Transgender Figures and Genderfucks. Male Cross-dressing in Italian cinema, 1909-1915Lucia Cardone
Sconfinamenti di genere. “La carovana dell’amore” (1934) romanzo cinematografico di MuraPaola Zeni
Identità di genere nel cinema del Ventennio: i casi “Il birichino di papà” e “La corona di ferro”’Rebecca Bauman
Melancholy and Melodrama as Queer Masculinity in the Films of Valerio ZurliniFrancesca Brignoli
Turbolenze all’orizzonte. Presenze queer nel cinema di fantascienza italiano degli anni Sessantaasterischi
Samuel Antichi e Cosimo Tassinari
Dinamiche del ricordo e della rimozione. L’eccidio delle Fosse Ardeatine nelle opere documentarie e cinegiornalistiche italiane (1945-1955)Diego Cavallotti
‘De lege noverca’: il dibattito sulla legge “Nuova disciplina degli interventi dello stato a favore dello spettacolo” del 30 aprile 1985Elena Dagrada
Non lo conosciamo bene. Censura, versioni e varianti di “Io la conoscevo bene” (Antonio Pietrangeli, 1965) -
Immagine n.21
V. 21 (2020)Apocalissi italiane. il cinema e la televisione di fronte ai disastri del novecento
a cura di Alessandro Faccioli e Stefania ParigiAlessandro Faccioli e Stefania Parigi
Immagini della catastrofeAntonio Costa
Registrazione d’evento. Ponte Morandi e ontologia dell’ombraMaddalena Bodini e Elena Mosconi
Quando il cinema brucia. Incidenti e catastrofi nei cinematografi dei primi tempiAlessandro Faccioli
La terra (non) trema. Sismi della memoria nel cinema italiano sonoro di regimeMarco Cosci
Una ‘nuova ondata’ di suoni? All’ascolto dei documentari sull’alluvione di FirenzePaolo Villa
Il diluvio sull’arte. La rappresentazione mediatica delle alluvioni di Firenze e Venezia del 4 novembre 1966Mattia Cinquegrani
Macerie e abitazioni. Le rappresentazioni televisive dei disastri naturaliChristian Uva
La spiaggia e i detriti della modernizzazione. La condizione balneare come paesaggio post-apocalittico nel cinema italiano degli anni Cinquanta e SessantaStefania Parigi
La ballata dell’Apocalisse. Corpi, luoghi, immagini di Ciprì e MarescoRoy Menarini
L’apocalisse politica nel cinema italiano contemporaneoasterischi
Georgina Torello
Il corpo del reato. La “Salomè” teatrale e cinematografica di Lyda Borelli in Uruguay (1909-1914)Monica Dall’Asta
Guy Debord, il suo cinema, il cinema del suo tempoEugenio De Bernardis
Il Professor Velle in Italia. Notizie su Joseph e Gaston Velle -
Immagine n.20
V. 20 (2019)Nuovi scavi: il patrimonio ‘non-theatrical’ e ‘non-broadcast’ in Italia (1965-1995)
a cura di Diego Cavallotti e Lisa ParoloDiego Cavallotti e Lisa Parolo
Sterri d’archivio: il ‘non-theatrical’ e il ‘non-broadcast’ in Italia (1965-1995)Paolo Caneppele
‘Private Eyes’. Il film, i formati ridotti e la cinesorveglianzaLivio Lepratto
‘Non-theatrical’ e ‘non-broadcast’ nel dibattito dei cattolici italiani. Il caso studio della “Rivista del Cinematografo”Jennifer Malvezzi
Macchine per comunicare ai sensi. I sistemi di multiproiezione ‘‘Implicor’’ e ‘‘Juke Box Olivetti’’ tra ‘corporate identity’ ed ‘Expanded Cinema’Paolo Simoni
‘‘Dimensione Super8’’. Le pratiche e le utopie del formato ridotto (Italia, 1965-1975)Lisa Parolo
Alle origini della video arte in Italia. “Vobulazione e bieloquenza neg” (1970)Petra Marlazzi
L’archiviazione digitale dei fondi ‘non-theatrical’ attraverso la prassi laboratorialeMary Comin
Video arte e ‘non-broadcast’. Per un’analisi tecnologica del fuori standard nelle prime opere video in Italiaasterischi
Laura Busetta
Lune di miele all’italiana: cinema, matrimonio e famiglia attraverso il boom economicoAlfonso Venturini
L’‘affaire’ ‘‘Ninotchka’’. Il tentativo fascista di usare il film di Lubitsch come arma di propaganda
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Immagine n.19
V. 19 (2019)immagini industriose film e fotografia industriali nella cultura visuale italiana: interfaccia, evento, archivio (1945-1963)
a cura di Federico Pierotti e Francesco PitassioFederico Pierotti e Francesco Pitassio
IntroduzioneFrancesco Pitassio
Città, nazione, media. Il Piano ina-Casa e la cultura della ricostruzione italianaAngelo Pietro Desole
La fotografia di architettura del Piano ina-Casa (1949-1956)Giovanni Grasso e Paolo Villa
In viaggio attraverso l’Italia. La ricostruzione ferroviaria nei documentari della Breda e delle Ferrovie dello Stato Italiane nel secondo dopoguerraSimone Dotto
Di viaggio e d’impresa. Percorsi d’uso e itinerari cinematografici intorno al raid transafricano fiat 1951-1952Chiara Irene Romanò
Dall’agricoltura all’industria: la nuova identità del Mezzogiorno nei documentari della Presidenza del Consiglio dei Ministri (1952-1957)Federico Pierotti
Progettare il futuro. Il tecno-film Olivetti: politica, tecnologia e mediaElio Frescani
L’energia del futuro. La tecnologia petrolifera nei documentari dell’Ente Nazionale Idrocarburi (1950-1963)Eleonora Sforzi
Moda confezionata e film “su misura” degli spettatori: i film promozionali della Marzotto (anni Cinquanta-Sessanta)Romina Zanon
La fotografia industriale di Marcella Pedone come strumento d’indagine antropologicaappendice
Elena Testa
Archivio Nazionale Cinema Impresa: un archivio tra fabbrica e societàasterischi
Barbara Corsi
Il fondo aci dell’anica. Un detonatore per lo studio dell’economia del cinema italianoPalmira Di Marco
Il viaggio musicale lungo la valle del Po di Mario Soldati. “Il Cantapo” -
Immagine n.18
V. 18 (2018)Cinema, sogno e allucinazione dalle origini agli anni venti
a cura di Mireille Berton e Silvio AlovisioSilvio Alovisio e Mireille Berton
Cinema muto, sogno e allucinazione tra riflessione teorica e messa in scenaGiancarlo Grossi
Il raccordo onirico: la scienza del sogno alle origini del cinemaFerdinando Gizzi
Il “Christ marchant sur les flots” (1899) di Georges Méliès. La rappresentazione del miracolo evangelico come allucinazione cinematograficaAlessandra Ronetti
Chromo-hypnose. Les pratiques de suggestion dans “Le peintre néo-impressionniste” (1910) d’Émile CohlElisa Uffreduzzi
Dancing Phantoms. The Cinematic Representation of the Subconscious through Choreographic EmbodimentsStella Dagna
Attrazione, narrazione e rimozione. La rappresentazione onirica nel primo cinema italiano (1905-1918)Delphine Wehrli
De la “Malombra” de Fogazzaro à celle de Gallone, ou la transposition du rêve et de l’hallucination au cinémaSamuel Antichi
“Nerven”: Il sogno e l’allucinazione del trauma della Prima guerra mondiale e lo shock della modernitàCéline Pluquet
Traduire le rêve. Fonctions du silence dans “La coquille et le clergyman” (1927) et “L’étoile de mer” (1928)asterischi
Chiara Tognolotti, Laura Vichi
La poesia e il film, “un nouvel état d’intelligence”. Jean Epstein e la cultura visuale degli anni Venti tra letteratura e cinema -
Immagine n.17
V. 17 (2018)asterischi
Paolo Caneppele
Filmografie di famiglia. La teoria filmografica e la sua applicazione nell’ambito del cinema amatorialeElisa Bianchi
Sguardi d’oltreoceano. La formazione del dilettante cinematografico americano attraverso la manualistica degli anni Venti e TrentaGiulia Fanara
“Mercurio” e la critica cinematograficaDorothea Burato
Morale comunista, neorealismo e cinema sovietico. La critica cinematografica del pci nel dopoguerra attraverso le pagine di “Rinascita”Elisa Uffreduzzi
Marcello Mastroianni doppiato da Alberto Sordi: Golia vs GoliaMatteo Pollone
“A purpose beyond itself”. A novant’anni da “Drifters”Luca Domeneghetti
Un titolo perduto del cinema sudtirolese degli anni Dieci: sulle tracce di “Tirol in Waffen” (1914)Paolo Mezzalira
Schermi a fuoco! Il dibattito sui pericoli d’incendio del cinematografo nelle riviste italiane d’inizio Novecento (1907-1915) -
Immagine n.16
V. 16 (2017)Prima di cinecittà l’esperienza della cines-pittaluga (1929-1935)
a cura di Luca Mazzei e Donatella OrecchiaLuca Mazzei e Donatella Orecchia
Non-continuity system. La Cines-Pittaluga fra un modello storiografico e l’altroFabio Andreazza
La battaglia continua. Blasetti alla CinesDavid Bruni
Un ‘palio’ nell’Italia fascista: Blasetti alla Cines-PittalugaElena Mosconi
L’altra Pittaluga: le canzoni nelle commedie della CinesPaola Maganzani
Strategie e tecniche di produzione nella Cines dei primi Anni Trenta: le versioni del film “Pergolesi” di Guido Brignone (1932)Nicola Stefani
Da Mickey Mouse a Topolino: le strategie promozionali e distributive della Pittaluga per l’animazione DisneyPaola Della Torre
La “Rivista del Cinematografo” e i film targati Cines-Pittaluga: speranze, amori e delusioniappendice
Carla Ceresa
L’Archivio della Società Anonima Stefano Pittalugaasterischi
Federico Vitella
Una corrispondenza impossibile. Lettere ‘famigliari’ a Katharine Hepburn -
Immagine n.15
V. 15 (2017)Dossier monografico
Andrea Mariani e Giuseppe Fidotta
Senza Luce. Visioni ai confini del documento italiano (1924-1943)Maria Ida Bernabei
“Une mosaïque de films”. Programmare il film scientifico e costruire l’avanguardiaGianluca della Maggiore
La nuova immagine mediatica del papato tra Conciliazione, competizione e internazionalizzazione. documentari sul pontefice tra gli anni Venti e gli anni TrentaCristina Formenti
Note sul documentario animato italiano e il suo periodo delle originiGiovanni D’Amia e Andrea Mariani
Le manifestazioni Internazionali di Cinematografia Scientifica e Turistica a Como (1936-1937)Marco Bertozzi
Eccentrico, amatoriale, sperimentale. Appunti sul cinema di Guglielmo BaldissiniLuciano De Giusti
“Gramigna”, una cicatrice di rimpiantoLuca Venzi
Circolarità, rovesciamento, ripetizione. “It’s Always Fair Weather” -
Immagine n.14
V. 14 (2016)Dossier
Il muto melomane. Cinema e canzone 1895-1927Serena Facci e Elena Mosconi
Canzoni per lo schermo. Le origini di una fruttuosa sinergiaFrancesco Modolo
Illustrated Song: Between Magic Lantern and Cinema. An All-American Form of Entertainment and its European EquivalentMarco Bellano
Cantar vagabondo. Charlie Chaplin, il cinema muto e la canzoneGary D. Rhodes
Rethinking Early Film Audiences in the United States. ‘Soft’ Evidence and American Popular SongClaus Tieber
Silent Singing: Diegetic Songs in Austrian Silent CinemaAnna K. Windisch
“...anything but a film!” Vocal Music in Viennese Lecture Films of the 1920sDanielle Crepaldi Carvalho
From the Stage to the Screen. The Mise-en-scène of the Comic Musical Theatre in the Brazilian ‘Singing Films’ of 1909-1910Patrizia Deabate
Dall’inno goliardico al successo cinematografico. Da “Giovinezza” (1909) ad “Addio giovinezza!” (1918) con Maria JacobiniLucia Di Girolamo
Napoli e l’omologazione eccentrica. Cinema e canzone ai confini della norma -
Immagine n.13
V. 13 (2016)Dossier
Immagini in trincea. La lunga vita dei filmati e delle stereoscopie della Grande guerraAlessandro Faccioli
Monumenti visivi per la vittoria: dai film ‘dal vero’ a “Guerra nostra”Maria Assunta Pimpinelli
La versione originale di “Guerra nostra” : il frammento ‘ritrovato’Giaime Alonge
Gloria 2.0 La Grande Guerra e la cultura audiovisiva al tempo del centenarioDenis Lotti e Carlo Alberto Zotti Minici
Massificare la guerra. Il racconto del I conflitto mondiale attraverso le fotografie stereoscopiche della Keystone View CompanySila Berruti e Luca Mazzei
Celebrare e inaugurare: le immagini della igm nella serata di lancio del Secondo Programma rai, il 4 novembre 1961Claudia Gianetto
“Maciste alpino”. Malintesi di censuraStella Dagna
“Maciste alpino”. Una trama in epoca di guerra -
Immagine n.12
V. 12 (2015)Giaime Alonge
Paesaggio senza la battaglia. Il cinema di ‘non fiction’ di fronte alla Grande GuerraStella Dagna e Mauro Giori
Musica, cinema muto e restauro. Il caso “Gli ultimi giorni di Pompei” (1913)Micaela Veronesi
La donna che non c’era, Elvira Giallanella. Esiti di una ricerca fra dati certi, supposizioni e autorappresentazioniAlberto Friedemann
Vera Film I e Vera Film IIMichael Guarneri
L’attrazione della corsa fantasma. ‘Phantom ride’: dalla novità al 1904Manon Billaut
La fuite vers Rome d’André Antoine à la fin de la Grande Guerre, ou la découverte d’un nouveau système de productionJessica Cusano
Il cin cin del malaugurio. La rappresentazione del brindisi nel cinema muto italiano -
Immagine n.11
V. 11 (2015)Sul cinema educativo in Italia: teorie, istituzioni e personalità dalle origini agli anni Cinquanta
a cura di Silvio Alovisio e Paolo BianchiniElena Nepoti
Aspetti politici della cinematografia educativa a Bologna. Dalle prime proiezioni alla Giunta Zanardi (1907-1920)Deborah Toschi
Il cinema e l’educazione popolare nei progetti della Società Umanitaria (1915-1921)Silvio Alovisio
Cinematografo o proiezioni luminose? Immagini fisse e animate nel primo dibattito italiano sulle proiezioni educativeAndrea Mariani
“Per la comprensione del buon film”. Sulla germinazione del film culturale e la diffusione della cinematografia educativa in Italia (1926-1934)Giovanni Grasso
Il ventennio del cinedidatta: Remo Branca e il cinema scolasticoMaria Francesca Piredda
Al servizio della vocazione. Padre Romeo Panciroli e il cinema per ragazziDalila Missero
Proiezioni di pubblico. Il cinema itinerante ENAL (1962-1963) nelle aree rurali, tra propaganda e rifiutoMarco Antonio D’Arcangeli
Cinema, istruzione ed educazione nella pedagogia italiana del primo Novecento. Un sondaggio: la “Rivista Pedagogica” (1908-1939) -
Immagine n.10
V. 10 (2014)Travelogues italiani. Paesaggi e itinerari 1905-1930
a cura di Ilaria Agostini e Luca Mazzei
Ilaria Agostini e Luca Mazzei
Sulle rotte dei travelogues. Primi itinerari italiani dal cinema al paesaggio e viceversaEugenio De Bernardis e Giovanni Lasi
Bellezze italiche oltre confine. La vocazione irredentista delle vedute turistiche girate in Trentino prima della Grande GuerraSila Berruti
Viaggi di guerra. Primi esperimenti di cinematografia di viaggio durante la conquista italiana dell’Egeo (1912)Giuseppe Fidotta
Gli scarti, il barone e l’operatore. “Spedizione Franchetti nella Dancalia”Cecilia Pennacini
“Viaggio in Congo” (1912). Il safari cinematografico di Guido Piacenza***
Gianluca della Maggiore
Il “Don Bosco” di Alessandrini tra fascismo e universalismo cristianoAldo Bernardini
Note sulla nascita e i primi anni dell’AIRSC -
Immagine n.9
V. 9 (2014)Elisa Uffreduzzi e Cristina Jandelli
La danza nel cinema muto
Laurent Guido
Tra spettacoli paradossali e dispositivi tecnici: sulle danze (serpentine) nel cinema dei primi anni
Elisa Uffreduzzi
I “balli russi” nel cinema muto italiano
Mariapaola Pierini
La sua propria danza: Alla Nazimova
Massimo Locatelli
Cultura materializzata nel corpo. Anita Berber e Valeska GertFrancesco Casetti e Luca Mazzei
La modernità controversa. Cinema ed esperienza del moderno in Italia dal 1900 al 1945 -
Immagine n.8
V. 8 (2013)Michele Canosa
Serre calde
Alberto Friedemann
Case di vetro a Milano
Eugenio De Bernardis
Il film e la riserva dei diritti di autore: le prime registrazioni (1911-1912)
Jessica Cusano
Fame di film. Cibo e generi nel cinema muto italianoMauro Genovese
Anfore e agnelli, tori e vermouth: il cibo in “Cabiria” attraverso i documenti dell’Archivio storico del Museo Nazionale del Cinema di Torino
Stefania Parigi
Un flauto magico nella critica cinematografica. Le recensioni di Elsa Morante -
Immagine n.7
V. 7 (2013)Sette, anzi 8½
a cura di Federico Pierotti e Federico Vitella
Gian Piero Brunetta
La riscoperta di Atlantide. Tappe di storia della storiografia del cinema muto italiano
Anna Gilardelli
Lollo vs Marilyn. La rappresentazione del corpo femminile nel cinema e sulle riviste degli anni Cinquanta
Federico Striuli
Al fuoco! La tragedia della Minerva FilmMassimiliano Gaudiosi
La città dei giorni dispari. Napoli nel cinema di EduardoSimone Starace
“Una canzonetta, così alla buona”. Spettacolo e metaspettacolo nel cinema di Mario CostaFabrizio Natalini
Fellini, Flaiano, Pinelli… e gli altri. Considerazioni sul finale di “La dolce vita”Paolo Grassini
Intorno al soggetto di “8½”. Note per la ricostruzione della genesi del film -
Immagine n.6
V. 6 (2012)Sommario:
* Silvio Alovisio, Simone Venturini, Cinema e scienze nel primo Novecento: discorsi, film, sperimentazioni, p. 7.
* Adriano Chiò, Camillo Negro e “Neuropatologia”, p. 11.
* Claudia Gianetto, Stella Dagna, Volti senza maschera. Una nuova edizione dei filmati neuropatologici di Camillo Negro, p. 16.
* Lorenzo Lorusso, Federico Vanone, Simone Venturini, L’arrivo e le sue tracce: la collezione Vincenzo Neri, p. 32.
* Sila Berruti, “Acciaio parlante tra i muti acciai”. Gli esperimenti italiani di fotografia e di cinematografia scientifico-militare fino alla Grande Guerra, p. 55.
* Silvio Alovisio, “Un metallo che sente e che pena”. Cinema e scienza del lavoro nell’Italia del primo Novecento, p. 87.
* Giuseppe Fidotta, “Del prezioso ausilio e della sua alta missione”. La microstoria della Filmoteca di Igiene Sociale, p. 125.
* Sergio Toffetti, La pestilenza e la guerra: due cavalieri dell’apocalisse nei film di Liberio Pensuti, p. 134.
* Carlo Montanaro, “Cinema tra bianche pareti”. I film chirurgici di Pasinetti: una prima nota informativa, p. 151.
* Massimo Locatelli, I bimbi di Lewin. Immagini mediali, percezione della realtà, agire sociale, p. 156.
* Apparato iconografico, p. 173-204. -
Immagine n.5
V. 5 (2012)La rivista “Immagine. Note di storia del Cinema” è la più antica e gloriosa rivista italiana dedicata agli appassionati di cinematografia, organo ufficiale dell’Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema (AIRSC). Sulle sue pagine hanno scritto studiosi di fama internazionale come Mario Verdone, Aldo Bernardini, Vittorio Martinelli e molti altri.
Gli articoli in questo numero:
“E noi (Associazione)” di Michele Canosa
“Noi presentiamo il mondo innanzi a voi”: I Cattaneo, da fieranti a gestori di sale stabili diElena Nepoti
“Non tutto è “Cenere”: Sulla carriera artistica di Febo Mari” di Davide Gherardi
“La diva in cammino: La sfilata divistica come figura della messinscena nelcinema di Mario Caserini” di Stella Dagna
“Quale dei due?” Ubaldo Maria Del Colle, attore e regista” di Elena Ezechielli
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Immagine n.11 (Prima Serie)
N. 11 (1986)* Davide Turconi, Noi e l’altra faccia della luna, p. 1.
L’opportunità di esplorare autori e generi sconosciuti, fornita da “Le Giornate del cinema muto” di Pordenone del 1984, induce Davide Turconi a considerare la necessità impellente di far luce sulle vaste zone “buie” della storia del cinema muto. L’autore riferisce a questo proposito ciò che è stato fatto dall’Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema, ed indica una serie di punti programmatici che costituiscono la base di un progetto di ricerca futuro.
* Aldo Bernardini, Bilancio di un quadriennio, p. 3.
Si tratta di un bilancio dell’attività dell’Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema dal 1981 al 1985. Viene ripercorsa la vita dell’Associazione di questi quattro anni, le collaborazioni, gli acquisti di film, gli incontri più importanti, i risultati ottenuti.
* Vittorio Martinelli, Francesca, nel ricordo, p. 7.
In occasione della morte, il 13 ottobre 1985 della grande diva del cinema muto italiano Francesca Bertini, Martinelli traccia una breve ma intensa commemorazione ripercorrendo le tappe fondamentali della sua carriera, dall’esordio come una delle stiratrici del dramma Assunta Spina, fino al suo ritiro nel 1921.
* Gian Piero Brunetta, Le “Giornate del cinema muto”, p. 8.
Si tratta del reportage dell’edizione del 1985 delle “Giornate del Cinema Muto” di Pordenone. Viene presentato il programma e sono elencati gli incontri e i personaggi più significativi, riservando un’analisi più approfondita alle proiezioni dedicate ai comici italiani.
* Alberto Farassino, “Der Letzte Mann” e il restauro dei film muti, p. 11.
Viene analizzata la versione di “Der Letzte Mann” (1924) di Murnau con didascalie (pubblicate a p. 15) e musiche originali di Giuseppe Becce, presentata alle “Giornate del cinema muto” di Pordenone nel 1985. Dopo un’analisi accurata Alberto Farassino arriva alla conclusione che si tratta di un restauro volto alla ricostruzione non dell’originale, ma di una delle varianti del testo.
* Nino Genovese, “Consuelita”, una singolare vicenda filmica, p. 16.
Vengono ricostruite la genesi filmica, i problemi censori e le caratteristiche di un film di Roberto Roberti. Realizzato tra il 1920 e il 1921 con il titolo “La fanciulla di Amalfi” (ultima interpretazione della Bertini prima che si ritirasse definitivamente dagli schermi), uscì nelle sale nel 1925 come “Consuelita”.
* Simonetta della Croce, Breve storia della Pisorno, p. 20.
Viene ricostruita la storia degli stabilimenti Pisorno, dal 1934, data della loro fondazione ad opera di Giovacchino Forzano, al fallimento dichiarato nel 1959. Di questa struttura l’autrice ricorda i luoghi, i personaggi, le produzioni, i rapporti con il duce, gli artisti che vi lavorarono. -
Immagine n.10 (Prima Serie)
N. 10 (1985)* Ermanno Comuzio, La pratica del “Cue-Sheet”, p. 1.
Ermanno Comuzio continua il suo studio sulle esecuzioni musicali negli anni ’10 e ’20 (vedi “Immagine” n. 6, pp. 15-18), approfondendo l’argomento dei suggerimenti musicali che da un certo momento in poi accompagnarono la circolazione dei film, e cioè i cosiddetti repertori e i “music sheets”. Analizzando le indicazioni per l’accompagnamento delle varie case di produzione, europee e americane, si arriva ad individuare le caratteristiche principali delle tipologie di accompagnamento più in voga in quegli anni. Viene trattato il problema dell’attribuzione dello status di ideatore della pratica dei “music-sheets”, e sono presi in esame i diversi supporti, dalle “scalette” alle raccolte di composizioni musicali, che costituivano le indicazioni per l’esecuzione. Infine l’autore individua i personaggi più significativi nel panorama internazionale, come Giuseppe Becce e Erno Rapee.
* Vittorio Martinelli, Primi approcci tra cinema e fascismo, p. 7.
L’avvento del fascismo coincise con un terribile crisi del cinema italiano. Dal 1922, la cinematografia nazionale intraprese un lento processo di “autofascistizzazione”, volto alla trasformazione morale e materiale del paese. L’articolo individua i film e i personaggi che iniziarono e consolidarono questo volontario asservimento al potere, sottolineando come i toni insopportabilmente retorici e pomposi che caratterizzavano questa produzione fossero criticati non solo dal pubblico, ma addirittura dai fascisti stessi.
* Claudio Camerini, Lo stato delle copie, p. 13.
Si tratta di un resoconto dell’iniziativa “Club a Club”, organizzata a Roma a cura dell’Officina Filmclub nel 1985. Individuata la peculiarità del cineclub rispetto all’esercizio commerciale, vengono sottolineati i problemi che caratterizzano questo tipo di istituzioni, quali la velocità di scorrimento della pellicola, lo stato delle copie, la qualità delle proiezioni. Vengono inoltre elencati i film più significativi che sono stati proiettati in questa occasione.
* Nino Genovese, La strana guerra del colonnello Barone, p. 14.
Con lo scoppio della prima guerra mondiale la cinematografia italiana vide la creazione di una numerosissima serie di film di argomento bellico. Nonostante che, per motivi di sicurezza, fosse difficile ottenere il permesso di girare scene in esterni reali, il Colonnello Enrico Barone ebbe l’autorizzazione per “Guerra sull’Isonzo e nella Carnia”. Analizzando la stampa contemporanea, Nino Genovese si sofferma sulle reazioni e sulle polemiche che il film suscitò, nonché sull’importanza di quello che divenne lo “scandalo Barone” all’interno del processo di liberalizzazione dell’ammissione degli operatori cinematografici nei luoghi di guerra.
* Rosalia del Porro e Renato Bovani, “La presa di Roma”: contributo alla storia di un film, p. 21.
Gli autori continuano l’indagine iniziata da Aldo Bernardini su “La presa di Roma” (1905), di Filoteo Aberini. Di questo film, considerato dagli storici come un prototipo del genere storico-celebrativo, vengono presi in esame le prime proiezioni, la reazione che il film suscitò nella stampa, le caratteristiche e le peregrinazioni delle diverse copie, per far luce su alcuni problemi storici e filologici.
* “Corradino di Svevia”, a cura di Aldo Bernardini, p. 25.
“Corradino di Svevia” (1909) è un importante film della Vesuvio Films di Napoli, che per volontà della casa di produzione fu girato con l’intenzione di farne una pellicola al contempo storica ed artistica, sull’esempio delle produzioni “colte” della francese Film d’Art. Dopo una breve introduzione al film, ne vengono pubblicate le didascalie e l’elenco delle inquadrature. -
Immagine n.9 (Prima Serie)
N. 9 (1985)* Ermanno Comuzio, Storie italiane e francesi, p. 1.
Ermanno Comuzio riferisce della conferenza dal titolo “Cinema e storiografia in Europa” tenutasi a Reggio Emilia nel gennaio 1985. Oggetto di discussione sono stati fondamentalmente lo statuto dello storico di cinema, la situazione delle singole realtà nazionali (Italia, Francia, Inghilterra e Jugoslavia), i concetti portanti della storia del cinema, il campo di indagine di questa disciplina e il suo rapporto con la teoria.
* La “Passione” Pathè, a cura di Emmanuelle Toulet, p. 4.
Si tratta della pubblicazione della sceneggiatura della terza versione de “La vie de Notre Seigneur Jésus-Christ”, datata 1913, che comprende quattro parti. Delle tre sceneggiature depositate nel 1913 presso la Bibliothèque Nationale, quella qui riprodotta è la più completa, la più dettagliata e la più ricca di informazioni di carattere tecnico, quasi sicuramente scritta posteriormente alla realizzazione del film.
* Paolo Cherchi Usai, L’Itala Films di fronte alla censura, p. 16.
Attraverso le difficoltà incontrate per l’approvazione da parte della censura di una serie di film prodotti dall’Itala Film, fra i quali “Maciste alpino” di Giovanni Pastrone, Paolo Cherchi Usai ricostruisce i rapporti tra la società torinese e gli uffici di censura. Il controllo di quest’ultima risulta molto più severo e intransigente nel biennio ‘15-’17, durante il quale l’adesione alla guerra rendeva indispensabile una moralizzazione dei film e una grande attenzione alla salvaguardia della reputazione del paese e dei suoi abitanti.
* Vittorio Martinelli, Il “Giuda” di Febo Mari, p. 21.
In occasione del suo ritrovamento presso la Biblioteca Nazionale di Firenze, viene pubblicato il testo autografo del “Giuda” di Febo Mari che l’autore scrisse, sceneggiò, diresse, produsse ed interpretò tra il 1918 e il 1919. Il film, osteggiato nella sua circolazione dalla censura, fu un fallimento economico, per riprendersi dal quale Mari curò nel 1932 una nuova versione sonorizzata del film, che non ottenne però maggior successo.
* Cladio Camerini, Colori artificiali, p. 25.
Claudio Camerini prende in esame il fenomeno della colorazione computerizzata dei vecchi film in bianco e nero anni ’30 e ’40, descrivendone il procedimento, la destinazione commerciale, e riportando le reazioni negative espresse da registi, operatori, tecnici e distributori, che denunciano l’assurdità di un procedimento che porta ad una falsificazione dell’opera e alla negazione della dignità autoriale.