Introduzione

Autori

  • Alice Cati Autore
  • Andrea Mariani Autore
  • Paolo Simoni Autore

Parole chiave:

formato ridotto in ambito domestico, cinema amatoriale, formati 9,5mm, formato 16mm

Abstract

ITA

All’inizio degli anni Venti, cominciano a diffondersi i primi dispositivi del cinema in formato ridotto in ambito domestico. Da quel momento, si delinea progressivamente una parabola di esperienze e usi sociali estremamente diversificati che, passando per un periodo di convivenza e ibridazione con il video analogico, arriva all’incirca alla fine degli anni Ottanta: di fatto, un secolo breve di storie e pratiche non ancora pienamente studiate e classificate in modo sincretico e trasversale. Con l’obiettivo di aggiornare l’indagine storica sul cinema amatoriale alla luce del centenario dei formati 9,5mm (Pathé-Baby nel 1922) e 16mm (Eastman Kodak nel 1923), questo dossier si propone di illustrare lo stato dell’arte degli studi sulle nuove fonti archivistiche, i metodi e gli strumenti di ricerca in campo, focalizzando il caso italiano. Rientrano nella selezione che proponiamo analisi e prospettive di ricerca riguardanti il cinema in formato ridotto tanto come dispositivo di registrazione e trasmissione delle memorie personali e familiari, quanto come mezzo a basso costo a disposizione di singoli e gruppi per molteplici finalità produttive ed espressive in diversi ambiti (parrocchie, centri educativi, cineclub ecc.). Assumendo chiavi di lettura spesso originali e inedite (transculturalità, geografia emozionale, climatologia culturale, archeologia dei media, teoria della performatività), emerge con forza come il cinema amatoriale si configuri, in modo più ampio, come medium della cultura popolare e oggi, grazie soprattutto al lavoro degli artisti e degli archivi, potente strumento a uso delle comunità locali e della società nazionale per confrontarsi con la propria eredità storica.

ENG

At the beginning of the 1920s, the first small-gauge cinema devices began to spread domestically. From that moment on, a parabola of extremely diversified experiences and social uses gradually emerged. Passing through a period of cohabitation and hybridisation with analogue video, this phenomenon arrived approximately the end of the 1980s. However, such a ‘short twentieth century’ full of stories and practices has not yet been adequately studied and investigated syncretically and transversally. To update the historical investigation on amateur cinema considering the centenary of the 9.5mm (Pathé-Baby in 1922) and 16mm (Eastman Kodak in 1923) formats, this dossier aims to outline the state of the art on new archival sources, methods and research tools in the field, with a specific focus on the Italian case. The selection we are proposing includes analyses and research perspectives on small-gauge cinema both as a device for recording and transmitting personal and family memories, and as a low-cost medium available to individuals and groups for multiple production and expressive purposes in different contexts (parishes, educational centres, film clubs, etc.). Taking on often original and unprecedented interpretations (transculturality, emotional geography, cultural climatology, media archaeology, performativity theory), it emerges forcefully how amateur cinema is configured, in a broader sense, as a medium of popular culture and today, thanks above all to the work of artists and archives, a powerful tool for local and national communities to confront their historical heritage.

Biografie autore

  • Alice Cati

    ITA
    Alice Cati è Professoressa Associata in Cinema, Fotografia e tv presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove attualmente insegna Linguaggi dell’audiovisivo (Brescia) e di Linguaggi e Semiotica dei prodotti mediali (Milano). I suoi interessi di ricerca riguardano la relazione tra immagine e memoria, il rapporto tra cultura visuale e transculturalità, nonché le forme di rappresentazione e narrazione del Sé attraverso i media audiovisivi, con una speciale attenzione verso i film privati. Tra le recenti pubblicazioni: The Representation and Care of Illness. Visual Culture, Trauma and Medical Humanities, “Cinéma & Cie” special issue, n. 29, 2022 (con S. Casini e D. Toschi).

    ENG

    Alice Cati is an Associate Professor in Cinema, Photography and tv at Università Cattolica del Sacro Cuore (Milan, Italy). She teaches Audiovisual Languages and Languages and Semiotics of Media Products. Her research areas concern the relationship between image and memory, visual culture and transculturality, and the forms of representation and narration of the Self through audiovisual media, focusing on private movies. Recent publications include The Representation and Care of Illness. Visual Culture, Trauma and Medical Humanities, “Cinéma & Cie.”, no. 29, (con S. Casini, D. Toschi, 2023).

  • Andrea Mariani

    ITA

    Andrea Mariani, phd, è ricercatore rtd-b presso l’Università degli Studi di Udine, dove insegna Teoria e critica dei media e dei nuovi media (lt dams), Filologia del cinema e Exhibition Design (lm Patrimonio Audiovisivo e Digital Storytelling). Si occupa di archeologia dei media, filologia del cinema e di film e media sperimentali e amatoriali. È responsabile scientifico del Digital Storytelling Lab dell’Università degli Studi di Udine. Dirige i progetti: prin 2022 ‘FilmBaseMatters. A Material Approach to the History of Small-gauge Film in Italy’; è stato inoltre capo unità del progetto sshrc ‘International Amateur Cinema Between the Wars (1919-1939)’. Tra le sue curatele, Archeologia dei media (con G. Fidotta – Meltemi premio limina 2019), Ephemera (con M. Comand, Marsilio 2020) e Prassi e cinema (Rubbettino 2020). È autore della monografia Gli anni del Cineguf (Mimesis 2017) e Effemeridi del film (con M. Comand, Meltemi 2021).

    ENG

    Andrea Mariani, phd, is rtd-b researcher at the University of Udine, where he teaches Media Theory (Bachelor’s Degree in dams), Philology of Film, and Exhibition Design (Master’s Degree in Audiovisual Heritage and Digital Storytelling). His research interests include media archaeology, philology of film, and experimental and amateur films and media. He is Head of Projects of the Digital Storytelling Lab at the University of Udine. He leads the projects: prin 2022 ‘FilmBaseMatters. A Material Approach to the History of Small-gauge Film in Italy’. Additionally, he was the head of the local unit for the sshrc project ‘International Amateur Cinema Between the Wars (1919-1939)’. Among his edited volumes are Archeologia dei media (with G. Fidotta – Meltemi limina Award 2019), Ephemera (with M. Comand, Marsilio 2020), and Prassi e cinema (Rubbettino 2020). He is the author of Gli anni del Cineguf (Mimesis 2017) and Effemeridi del film (with M. Comand, Meltemi 2021).

  • Paolo Simoni

    ITA

    Paolo Simoni è Co-fondatore e direttore della Fondazione Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia, con sede a Bologna. Ha curato numerosi progetti di recupero e valorizzazione del patrimonio audiovisivo privato italiano, come le piattaforme digitali Memoryscapes - Il cinema privato online (memoryscapes.it) e HomeMovies100 (homemovies100.it), nonché il festival Archivio Aperto (archivioaperto.it). phd al Politecnico di Torino in Beni Culturali, ha svolto incarichi di ricerca e docenze in diversi atenei italiani, ed è autore di articoli e saggi sul cinema amatoriale e sperimentale, della monografia Lost Landscapes. Il cinema amatoriale e la città (Torino, 2018) e del documentario in sei episodi sulla storia del cinema in formato ridotto Sguardi in camera (in produzione).

    ENG

    Paolo Simoni is Co-founder and director of the Fondazione Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia, based in Bologna. He has curated numerous projects for the recovery and enhancement of Italy’s private audiovisual heritage, such as the digital platforms Memoryscapes - Il cinema privato online (memoryscapes.it) and HomeMovies100 (homemovies100.it), and the Archivio Aperto festival (archivioaperto.it). phd at the Politecnico di Torino in Cultural Heritage, he has held research and teaching positions at several Italian universities, and is the author of articles and essays on amateur and experimental cinema, the monograph Lost Landscapes. Il cinema amatoriale e la città (Turin, 2018) and the six-episode documentary on the history of small-format cinema Sguardi in camera (in production).

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Pubblicato

2024-10-18

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