Enrico Guazzoni, da “La sperduta di Allah” (1929) a “Salma” (1932-33?). Storia di un reimpiego

Autori

  • Maria Assunta Pimpinelli Autore

Parole chiave:

Cinema arabo, cinema italiano, cinema muto, cinema coloniale, Egitto, Libia

Abstract

ITA

Il saggio esplora le vicende di La sperduta di Allah (Enrico Guazzoni, 1929), film coloniale di ambientazione libica basato sul romanzo pubblicato nel 1926 da Guido Milanesi, scrittore di dichiarata fede fascista, già ufficiale di Marina in Libia durante la Guerra Italo Turca.

Il csc – Cineteca Nazionale conserva di questo film materiali di prima generazione, interpolati agli inizi degli anni Trenta per realizzare una nuova edizione con didascalie in francese e arabo, oltre che sonorizzata con musiche e dialoghi arabi, grazie alla collaborazione tra l’originaria casa di produzione italiana, la Suprema Film, e la società Odeon Film del Cairo, specializzata in edizioni musicali.

Nella prima parte del saggio vengono prese in esame le fonti relative alla versione originale italiana, purtroppo non conservata, al fine di ricostruirne il contesto e la ricezione in Italia; nella seconda viene invece tentata una prima analisi di questa singolare versione arabo-francese, intitolata Salma, che trasforma l’originale, ne cancella totalmente l’italianità e i riferimenti alla Libia, e pur risultando probabilmente incompiuta, realizza un precoce tentativo di film sonoro (o sonorizzato) in lingua araba.

Scopo del saggio è quello di fornire una presentazione preliminare, in attesa che il completamento del restauro (ancora in corso), possa rendere completamente visibile il film e imprimere un deciso impulso a ricerche specifiche, in particolare nell’ambito degli studi di storia del cinema arabo/egiziani.

ENG

This essay explores the events of La sperduta di Allah (Enrico Guazzoni, 1929), a colonial film located in Lybia, based on a colonial novel published in 1926 by Guido Milanesi, an overtly fascist writer, who served in the Italian Navy during the Italo-Turkish war.

csc – Cineteca Nazionale conserves first-generation materials of this film, pertaining to a new edition, with French-Arabic intertitles and Arabic dialogues and music as well, dating back to the first Thirties, thanks to the collaboration between the original Italian production company, Suprema Film, and Odeon Film, based in Cairo, specialized in music editions.

The first part of the essay takes in account the sources related to the original Italian version, which unfortunately no longer exists, and aims to rebuild the context and the reception in Italy; the second is a first attempt to analyze this particular Arabic-French version, probably unique, titled Salma, which transforms the original version, removes every reference to Italy and to Lybia and, even if it seems to be an unfinished work, creates an early attempt of sound (or sonorized) film in Arabic.

The aim of this essay is therefore to offer a preliminary presentation, in expectation that the complete restoration (still ongoing) will allow to see the film and give a strong impulse to specific research, particularly in the field of Egyptian / Arabic cinema studies.

Biografia autore

  • Maria Assunta Pimpinelli

    ITA

    Maria Assunta Pimpinelli è responsabile dell’Area Collezioni e Patrimonio Filmico del CSC – Cineteca Nazionale di Roma. Dopo gli studi in lettere classiche e la specializzazione in archeologia ha rivolto i propri interessi al patrimonio cinematografico, occupandosi di catalogazione, preservazione e restauro.  Nel 2017 ha coordinato il progetto del Portale del Cinema Muto Italiano. Ha fatto parte della Commissione Catalogazione e Documentazione FIAF (Fédération Internationale Archives du Film) ed è coautrice del FIAF Moving Image Cataloguing Manual (2016). Dal 2016 è docente a contratto di “Conservazione e restauro dei beni filmici e audiovisivi” presso Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

     

    ENG

    Maria Assunta Pimpinelli is head of Film Collections at CSC - Cineteca Nazionale in Rome. After having studied classics and specialized in archaeology, she moved her interest to the film heritage, dealing particularly with cataloguing, preservation and restoration. In 2017 she coordinated the Silent Italian Cinema website project. She has been a member of the FIAF’s Cataloguing and Documentation commission and co-author of the FIAF Moving Image Cataloguing Manual (2016). Since 2017 she is a lecturer in “Preservation and Restoration of Film and Audiovisual Heritage” at Tor Vergata University of Rome.

Immagine n. 28

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Pubblicato

2025-11-14

Fascicolo

Sezione

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Come citare

Enrico Guazzoni, da “La sperduta di Allah” (1929) a “Salma” (1932-33?). Storia di un reimpiego. (2025). Immagine. Note Di Storia Del Cinema, 28, 67-114. https://rivistaimmagine.org/index.php/airsc/article/view/Enrico-Guazzoni

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