Paesaggi perduti, paesaggi ritrovati: per una nuova ricerca su luoghi e territori del cinema muto

Autori

  • Ilaria Agostini Autore
  • Silvio Alovisio Autore
  • Stella Dagna Autore
  • Alessandro Faccioli Autore

Parole chiave:

Luoghi del cinema muto, territori del cinema muto, ambientazioni del cinema muto

Abstract

ITA

Il saggio si propone di analizzare la complessa interazione tra cinema muto e rappresentazione del paesaggio, attraverso una rassegna dei temi e delle domande centrali esplorate nel progetto Revis (Revisualizing Italian Silentscapes 1896-1922). Il progetto, sviluppato tra le università italiane di Torino, Padova, Roma Tor Vergata e Venezia IUAV, focalizzato sui fi lm girati in Italia tra il 1896 e il 1922, mira a riscoprire e valorizzare i paesaggi cinematografi ci del primo Novecento, favorendo un dialogo tra cinema, discipline territoriali e iniziative culturali. Il saggio problematizza diverse questioni: le modalità con cui il cinema muto rappresentava paesaggi reali
e immaginari, la sua influenza nella costruzione di un immaginario geografico condiviso, e il ruolo del cinema come testimone delle trasformazioni socioeconomiche e ambientali. Un focus particolare è posto sul concetto di ‘paesaggio d’archivio’ e sul riuso contemporaneo delle immagini storiche. Infine, il contributo esplora come il cinema muto possa contribuire alla pianificazione paesaggistica e alla costruzione di identità territoriali, attraverso una conoscenza storica e visiva che può alimentare politiche di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio paesaggistico.

ENG

Lost Landscapes, Rediscovered Landscapes: Exploring Places and Territories in Silent Cinema.
The article analyzes the complex interaction between silent cinema and landscape representation, through an overview of the key themes and questions explored in the Revis project (Revisualizing Italian Silentscapes 1896-1922). Developed across Italian universities and focusing on fi lms shot in Italy between 1896 and 1922, the project aims to rediscover and promote the cinematic landscapes of the early 20th century, fostering a dialogue among cinema, territorial studies, and cultural initiatives. The
article delves into various issues: the ways in which silent cinema represented real and imagined landscapes, its influence on constructing a shared geographic imaginary, and its role as a witness to socio-economic and environmental transformations. The cultural and symbolic value of cinematic landscapes is further examined through the analysis of connections between iconographic, aesthetic, ideological traditions, and
power dynamics. A particular focus is placed on the concept of ‘archival landscape’, on the contemporary reuse of historical images, and on the influence of scopical technologies and found footage. Finally, the article explores how silent cinema can contribute to landscape planning and the construction of territorial identities, providing a historical and visual knowledge that supports policies for safeguarding and enhancing landscape heritage.

Biografie autore

  • Ilaria Agostini

    ITA
    Ilaria Agostini è ricercatrice presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna; docente nel corso di dottorato in Ingegneria dell’architettura e dell’urbanistica della ‘Sapienza’ di Roma, e directeur de recherche nel Centre de recherches interdisciplinaires en sciences sociales et humaines, Université Paul-Valéry Montpellier 3. La sua ricerca verte sui temi della vita situata: gli ambienti urbani e rurali che la accolgono, i modi della trasformazione territoriale, le politiche per la città e il paesaggio, le resistenze progettanti che si autorganizzano sul territorio producendo alternative di esistenza.

    ENG

    Ilaria Agostini is Researcher at the Department of Cultural Heritage of the University of Bologna; she teaches at the doctoral course in Architectural and Urban Engineering of the University of Rome ‘La Sapienza’ and she is Directeur de recherche at the Centre de recherches interdisciplinaires en sciences sociales et humaines, Université Paul-Valéry Montpellier 3. Her research focuses on the themes of situated life: the urban and rural environments housing it, the modes of territorial transformation, the politics concerning cityscapes and landscapes, the self-organized territorial resistances projecting and producing existential alternatives.

  • Silvio Alovisio

    ITA

    Silvio Alovisio, professore ordinario di cinema presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, dove coordina la sezione di Media, Musica e Spettacolo, è vicepresidente del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione e presidente del Circe (Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Comunicazione). I suoi interessi di ricerca prevalenti sono la storia culturale e sociale del cinema muto italiano, i rapporti tra cinema e scienze della mente, la storia del pubblico cinematografico, la teoria cinematografi ca dalle origini al 1930, le forme stilistiche del cinema moderno e contemporaneo. Ha pubblicato numerosi studi in volumi e riviste e sette monografie. È membro del comitato direttivo delle riviste “Immagine. Note di storia del cinema” e “La Valle dell’Eden".

    ENG

    Silvio Alovisio, Full Professor of Cinema at the Department of Humanities of the University of Turin, where he coordinates the Media, Music, and Performing Arts section, is Vice President of the Bachelor’s Degree Program in Communication Sciences and President of CIRCe (Interdepartmental Research Center on Communication). His prevailing research interests are the cultural and social history of Italian silent cinema, the relationship between cinema and the sciences of the mind, the history of fi lm audiences, film theory from its origins to 1930, and the stylistic forms of modern and contemporary cinema. He has published many studies in books and journals and seven monographs. He is a member of the editorial board of the journals ‘‘Immagine. Note di storia del cinema’’ and ‘‘La valle dell’Eden’’.

  • Stella Dagna

    ITA

    Stella Dagna è assegnista di ricerca presso l’Università di Milano. Archivista e restauratrice, dopo la laurea in filosofia e il dottorato di ricerca in Storia delle arti figurative e dello spettacolo, ha lavorato per quindici anni alla Cineteca del Museo Nazionale del Cinema di Torino, dedicandosi in particolare alla collezione di cinema muto. Nel corso della sua vita d’archivio ha co-curato più di un centinaio tra preservazioni e restauri. Nel 2010 ha partecipato all’internship presso il laboratorio Cineco di Amsterdam per il perfezionamento dei professionisti nel settore degli archivi audiovisuali, coordinato dalla Haghefilm Foundation. Ha pubblicato le monografie Maciste alpino (2024), Perché restaurare i film? (2014), Ma l’amor mio non muore! (2014) e numerosi saggi dedicati ai temi del cinema muto e della conservazione
    audiovisiva. Dal 2009 collabora con l’Università degli Studi di Torino. È vincitrice del premio internazionale Jean Mitry 2022.

    EnG

    Stella Dagna is a research fellow at the University of Milan. An archivist and restorer, she holds a degree in Philosophy and a PhD in History of Visual and Performing Arts. She worked for fifteen years at the Film Archive of the National Cinema Museum in Turin, focusing particularly on the silent fi lm collection. Throughout her archival career, she has co-curated over a hundred preservation and restoration projects. In 2010, she participated in an internship at the Cineco laboratory in Amsterdam, part of a professional development program for audiovisual archive specialists coordinated by the Haghefilm Foundation. Dagna is the author of monographs including Maciste alpino (2024), Perché restaurare i film? (2014), and Ma l’amor mio non muore! (2014), as well as numerous essays on silent cinema and audiovisual preservation. Since 2009, she has collaborated with the University of Turin. In 2022, she was awarded the Jean Mitry International Prize.

  • Alessandro Faccioli

    ITA

    Alessandro Faccioli è Professore associato presso l’Università di Padova dove insegna Storia e critica del cinema e Forme e teorie dei generi cinematografici, ed è presidente del Corso di Laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (DAMS).
    Ha conseguito a Bologna il Dottorato in Studi teatrali e cinematografici e diretto progetti di ricerca. Per il biennio 2019-2020 è stato nominato componente della Commissione Tecnica di Valutazione delle richieste di contributo a valere sul por-fesr 2014-2020 della Regione Veneto.

    ENG

    Alessandro Faccioli is Associate Professor at the Department of Cultural Heritage – Archaeology and History of Art, Cinema, and Music (dbc) of the University of Padua, where he teaches Film History and Film Genres. He is the President of the Degree Course in Disciplines of the Arts, Music and Performing Arts (dams). He obtained a Doctorate in Th eater and Cinema Studies at the University of Bologna and directed research projects. For the two-year period 2019-2020 he was appointed member of the Technical Commission for the Evaluation of fund requests under the por-fesr 2014-2020 of the Veneto Region.

Dowloads

Pubblicato

2025-01-10 — Aggiornato il 2025-01-10

Versioni

Fascicolo

Sezione

Articles

Come citare

Paesaggi perduti, paesaggi ritrovati: per una nuova ricerca su luoghi e territori del cinema muto. (2025). Immagine. Note Di Storia Del Cinema, 27, 9-36. https://rivistaimmagine.org/index.php/airsc/article/view/paesaggi-perduti

Articoli simili

1-10 di 63

Puoi anche Iniziare una ricerca avanzata di similarità per questo articolo.