Per vivere fra le nevi eterne

Autori

  • Serena Bellotti Autore
  • Daniela Pera Autore
  • Simone Venturini Autore

Parole chiave:

Adamello, silentscape, luoghi della memoria, paesaggi d'archivio

Abstract

ITA

Tra il 15 aprile e il 2 maggio 1916 Luca Comerio e altri operatori cinematografici, al seguito delle brigate alpine, realizzano le riprese alla base di La guerra d’Italia a 3000 metri sull’Adamello, proiettato per la prima volta in pubblico il 13 giugno del 1916 e ampiamente circolato nelle sale italiane e all’estero durante il periodo bellico. Come accaduto per la quasi totalità dei dal vero italiani che hanno documentato il primo conflitto mondiale, il film di Comerio è stato fi n dagli anni Dieci, e poi a più riprese tra anni Venti e Novanta, soggetto a manipolazioni, riusi, riedizioni, rimediazioni.
Più amnesie ed entropie d’archivio hanno compromesso la piena riconoscibilità del panorama cinematico e discorsivo della Guerra Bianca che per primo aveva inscenato.
La sua identità storica e formale è così inestricabilmente legata alla sua tradizione novecentesca e l’edizione 1916 sembrava irrimediabilmente destinata a “vivere fra le nevi eterne”. A partire da un progetto finanziato dal Ministero della Cultura e condotto da un gruppo interdisciplinare di ricerca in collaborazione con più archivi del film nazionali ed europei, il contributo presenta il restauro e ricostruzione della prima edizione del film. Inoltre, adottando un approccio che intreccia cinema history, archivistica, restauro e filologia del film, storia militare e storia culturale, offre un primo resoconto del paesaggio visuale, culturale, archivistico e memoriale del cinema muto italiano di non-fiction disseppellito e in parte ricomposto dal progetto.

ENG

Between April 15 and May 2, 1916, Luca Comerio and other cinematographers, following the Alpini brigades, filmed the footage for La guerra d’Italia a 3000 metri sull’Adamello, which was first screened publicly on June 13, 1916, and widely circulated in Italiana and foreign theaters during the war period. As happened with nearly all Italian documentary films that chronicled the First World War, Comerio’s film has been subject to manipulation, reuse, re-editions, and remediation since the 1910s, and again repeatedly from the 1920s to the 1990s. Multiple archival amnesias and entropies have compromised the full recognizability of the cinematic
and discursive landscape of the White War that it first depicted. Its historical and formal identity is thus inextricably linked to its twentieth-century tradition, and the 1916 edition seemed irrevocably destined to “live among the eternal snows”. Based on a project funded by the Ministry of Culture and conducted by an interdisciplinary research group in collaboration with several national and European film archives,
this contribution presents the restoration and reconstruction of the film’s first edition. Furthermore, adopting an approach that intertwines film history, archival studies, fi lm restoration and philology, military history, and cultural history, it offers a preliminary account of the visual, cultural, archival, and memorial landscape of Italian non-fiction silent cinema unearthed and partially reassembled by the project.

Biografie autore

  • Serena Bellotti

    ITA

    Serena Bellotti è assegnista di ricerca per il progetto prin 2022 pnrr “safe – The sustainability of Italian film heritage: archival infrastructures, digital preservation, stewardship strategies” presso l’Università degli Studi di Udine, dove insegna “Laboratorio di restauro e archiviazione digitale del film e del video” presso la LM Scienze del patrimonio audiovisivo e dell’educazione ai media. Collabora a progetti per la ricostruzione e il restauro dei film condotti dall’Università di Udine in collaborazione con archivi e istituzioni nazionali e internazionali.

    ENG

    Serena Bellotti is a research fellow for the prin 2022 pnrr project “safe – The sustainability of Italian fi lm heritage: archival infrastructures, digital preservation, stewardship strategies” at the University of Udine, where she teaches Film & Video Restoration Digital Archiving Laboratory in the Master’s program in Audiovisual Heritage and Media Education. She collaborates on fi lm reconstruction and restoration projects conducted by the University of Udine in collaboration with national and international archives and institutions. 

  • Daniela Pera

    ITA

    Daniela Pera è assistente storico culturale presso l’Ufficio beni storico artistici della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia autonoma di Trento.
    Laureata in conservazione dei beni culturali all’Università di Udine, si è specializzata in conservazione e restauro dei beni cartacei, fotografici e cinematografici. Collabora con l’ateneo udinese nel restauro del patrimonio cinematografi co nazionale.

    ENG

    Daniela Pera is a cultural history assistant at the Offi ce of Historical and Artistic Heritage of the Superintendence for Cultural Heritage of the Autonomous Province of Trento. She graduated in conservation of cultural heritage at the University of Udine, she specialized in the conservation and restoration of paper, photographic and cinematographic cultural heritage. She collaborates with the University of Udine on the restoration of the national fi lm heritage.

  • Simone Venturini

    Simone Venturini è professore ordinario presso l’Università di Udine, coordina progetti di ricerca di interesse nazionale. Si occupa di storia e filologia del cinema, archeologia dei media e storia produttiva, tecnologica e culturale del cinema italiano.
    Fa parte del comitato scientifico di L’Avventura e del comitato direttivo di Immagine. È direttore della collana Plexus (Meltemi). Pubblica per Springer, Manchester University Press, Berghahn, Amsterdam University Press, Carocci, Il Castoro, Marsilio e riviste scientifiche quali “Synoptique”, “The Moving Image”, “Cinéma & Cie”, “Cinergie”, “Schermi”.

    ENG

    Simone Venturini is a full professor at the University of Udine, where he coordinates nationally significant research projects. His works focuses on the history and philology of cinema, media archaeology and the productive, technological and cultural history of Italian cinema. He is a member of the scientific committee of L’Avventura and the steering committee of “Immagine”. He is the director of the Plexus series (Meltemi). He publishes with Springer, Manchester University Press, Berghahn, Amsterdam
    University Press, Carocci, Il Castoro, Marsilio and in academic journals such as “Synoptique”, “The Moving Image”, “Cinéma & Cie”, “Cinergie” and “Schermi”.

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Pubblicato

2025-01-10

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