Per vivere fra le nevi eterne
Parole chiave:
Adamello, silentscape, luoghi della memoria, paesaggi d'archivioAbstract
ITA
Tra il 15 aprile e il 2 maggio 1916 Luca Comerio e altri operatori cinematografici, al seguito delle brigate alpine, realizzano le riprese alla base di La guerra d’Italia a 3000 metri sull’Adamello, proiettato per la prima volta in pubblico il 13 giugno del 1916 e ampiamente circolato nelle sale italiane e all’estero durante il periodo bellico. Come accaduto per la quasi totalità dei dal vero italiani che hanno documentato il primo conflitto mondiale, il film di Comerio è stato fi n dagli anni Dieci, e poi a più riprese tra anni Venti e Novanta, soggetto a manipolazioni, riusi, riedizioni, rimediazioni.
Più amnesie ed entropie d’archivio hanno compromesso la piena riconoscibilità del panorama cinematico e discorsivo della Guerra Bianca che per primo aveva inscenato.
La sua identità storica e formale è così inestricabilmente legata alla sua tradizione novecentesca e l’edizione 1916 sembrava irrimediabilmente destinata a “vivere fra le nevi eterne”. A partire da un progetto finanziato dal Ministero della Cultura e condotto da un gruppo interdisciplinare di ricerca in collaborazione con più archivi del film nazionali ed europei, il contributo presenta il restauro e ricostruzione della prima edizione del film. Inoltre, adottando un approccio che intreccia cinema history, archivistica, restauro e filologia del film, storia militare e storia culturale, offre un primo resoconto del paesaggio visuale, culturale, archivistico e memoriale del cinema muto italiano di non-fiction disseppellito e in parte ricomposto dal progetto.
ENG
Between April 15 and May 2, 1916, Luca Comerio and other cinematographers, following the Alpini brigades, filmed the footage for La guerra d’Italia a 3000 metri sull’Adamello, which was first screened publicly on June 13, 1916, and widely circulated in Italiana and foreign theaters during the war period. As happened with nearly all Italian documentary films that chronicled the First World War, Comerio’s film has been subject to manipulation, reuse, re-editions, and remediation since the 1910s, and again repeatedly from the 1920s to the 1990s. Multiple archival amnesias and entropies have compromised the full recognizability of the cinematic
and discursive landscape of the White War that it first depicted. Its historical and formal identity is thus inextricably linked to its twentieth-century tradition, and the 1916 edition seemed irrevocably destined to “live among the eternal snows”. Based on a project funded by the Ministry of Culture and conducted by an interdisciplinary research group in collaboration with several national and European film archives,
this contribution presents the restoration and reconstruction of the film’s first edition. Furthermore, adopting an approach that intertwines film history, archival studies, fi lm restoration and philology, military history, and cultural history, it offers a preliminary account of the visual, cultural, archival, and memorial landscape of Italian non-fiction silent cinema unearthed and partially reassembled by the project.