Le conseguenze di Roma 1957. La diffusione delle associazioni internazionali dell’industria cinematografica a fronte del Mercato Comune

Autori

  • Matteo Citrini Autore

Parole chiave:

Trattati di Roma, mercato unico Europeo, Comité des Industries Cinématographiques Européenees, the Bureau International du Cinéma, ANICA

Abstract

ITA

I Trattati di Roma del 1957 rappresentarono una svolta nella storia europea. Per via delle sue caratteristiche, l'industria cinematografica ha affrontato il nuovo scenario tecno-normativo in bilico tra reazioni entusiastiche e di panico: da una parte, la possibilità di maggiori cooperazione, circolazione e flussi finanziari; dall'altra, la rinuncia alle politiche protezionistiche. Data l’importanza attribuita al cambiamento di scenario e l’iniziale incapacità delle istituzioni europee di comprendere adeguatamente il settore, le principali associazioni nazionali dell’industria cinematografica sono state costrette a consolidare e intensificare le loro relazioni. In particolare, l’italiana anica e la francese fncf agirono come forze motrici per la creazione di nuove associazioni non solo a livello europeo ma anche globale, con il compito di fungere da portavoce delle esigenze dell'industria. In pochi anni nacquero il Comité des Industries Cinématographiques Européenees e il Bureau International du Cinéma. Entrambe divennero federatrici di molteplici associazioni interne e, lungi dall'essere involucri vuoti, promossero assidui sforzi tecno-diplomatici istaurando un costante dialogo con il Gruppo parlamentare europeo per il cinema per raggiungere un equilibrio tra le direttive del Mercato Comune e le esigenze del settore. Questo contributo si propone di ricostruire, anche attraverso la dettagliata documentazione dagli archivi dell’anica, le fasi iniziali di una svolta istituzionale decisiva, ma ancora in gran parte inesplorata, nel settore dei media europei, che costituirà un importante primo passo verso la transnazionalizzazione dell'industria audiovisiva.

 

ENG

The Treaties of Rome of 1957 were a turning point in European history. Due to its characteristics, the movie industry oscillated between enthusiasm and panic in dealing with the new techno-normative scenario: on the one hand, the potential of greater cooperation, circulation, and financing; on the other on, the renunciation of protectionist policies. Given the importance recognized in the change of scenario and assumed the initial lack of understanding of the European institutions toward the film sector, the main national associations of the film industry had to consolidate and intensify their relationships. In particular, the Italian anica and the French fncf acted as driving forces for the establishment of new associations not only at the European level but also globally, to act as spokespersons for the needs of the industry. In a few years, the Comité des Industries Cinématographiques Européenees and the Bureau International du Cinéma were born. Both became collectors of multiple inner associations and, far from being empty shells, these organizations carried out assiduous techno-diplomatic efforts and established a constant dialogue with the European Parliamentary Group for Cinema, to achieve a balance between the directives of the Common Market and the needs of the sector. This contribution aims to reconstruct, also through detailed documentation from the Anica archives, the dawning phases of this decisive, but still largely unexplored, institutional turning point in the European media field and which constitutes the first important step toward the transnationalisation of the audiovisual industry.

Biografia autore

  • Matteo Citrini

    ITA

    Matteo Citrini è ricercatore a tempo determinato presso l'Università degli Studi di Bergamo, dove insegna Storia del cinema e Teoria del patrimonio audiovisivo. Ha pubblicato saggi e contributi su riviste scientifiche nazionali e internazionali e il volume Lo sguardo panoramico. Tecnologia, media e cultura visuale (1870-1918) (Meltemi, 2023). Le sue principali aree di studio sono la storia dell'industria dei media e del patrimonio cinematografico, l'archeologia dei media e gli studi sulla cultura visiva.

     

    ENG

    Matteo Citrini is fixed-term researcher at the University of Bergamo, where he teaches History of cinema and Theory of audiovisual heritage. He has published essays and contributions in national and international scientific journals and the volume Lo sguardo panoramico. Tecnologia, media e cultura visuale (1870-1918) (Milano, Meltemi, 2023). His main areas of study are the histories of media industry and of cinematographic heritage, media archaeology and visual culture studies.

Immagine n. 29

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Pubblicato

2025-11-28

Fascicolo

Sezione

Articles

Come citare

Le conseguenze di Roma 1957. La diffusione delle associazioni internazionali dell’industria cinematografica a fronte del Mercato Comune. (2025). Immagine. Note Di Storia Del Cinema, 29, 91-128. https://rivistaimmagine.org/index.php/airsc/article/view/Le-conseguenze-di-Roma-1957

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