Zavattini ‘all’Inferno’.
Itinerari parodistici zavattiniani sulla “Divina Commedia” tra letteratura e cinema
Parole chiave:
Zavattini, Inferno di Dante, Divina Commedia, CinemaAbstract
Il presente contributo intende indagare talune emblematiche riscritture parodistiche intermediali della Divina Commedia, a partire dall’opera prima di Cesare Zavattini, Parliamo tanto di me (1931), raccolta di racconti in cui il protagonista viene guidato da uno spirito in un surreale viaggio nell’aldilà, in una rivisitazione del capolavoro dantesco contraddistinta da un sottile umorismo ‘esistenziale’. La rilettura zavattiniana delle tre Cantiche dantesche ben si presta a un’analisi comparata con lo humour nero dei ‘film infernali’ di Totò, oltre che con il ‘regime ludico’ di alcune rivisitazioni fumettistiche parodistiche: dalla pungente satira antifascista de La rovina in commedia (1947) di Jacovitti fi no all’esilarante riscrittura umoristica della Commedia compiuta nel 1985 da Marcello Toninelli. Attraverso un nutrito corpus di casi studio e fonti documentali e inedite (tra cui scritture private e carteggi epistolari zavattiniani reperiti all’Archivio Cesare Zavattini di Reggio Emilia), il presente contributo mette in luce in definitiva lo straordinario e tutt’oggi inesauribile potenziale ‘iconopoietico’ e ‘cinegenico’ della Commedia dantesca.