How did narrative film emerge? A consideration of the role of the music hall’sand variety theatre’s dramatic sketch
Parole chiave:
narrative film, dramatic sketchAbstract
ENG
The emergence of narrative – i.e. dramatic – film can be assigned to the variety theatres of Europe and America rather than to the so-called ‘legitimate’ playhouses and the established theatrical repertoires of those countries. In particular, the origin of film drama is closely linked to what became known as the ‘music hall dramatic sketch’ and the ‘vaudeville’, to the legal and semi-legal constraints which governed dramatic performances in these establishments, and to the circumstances in which early fi lm was exhibited in the range of variety houses. My essay will examine the consequences which followed from the legal conditions established by the UK Theatres Act of 1843 which allowed the formation of saloon theatres, the music halls, which might perform short narrative ballets and brief dramas with musical accompaniment but without dialogue and with restrictions placed on the size of the cast. Similar dramas of varying lengths and somewhat less hedged about with quasi-legal restrictions emerged from the peripatetic French vaudevilles companies of the 1860s, and in time both sketch and vaudeville crossed to America where, in what Americans styled vaudeville theatres, they were incorporated and performed as portions of a variety bill which might include jugglers, animal acts, singers, comedians, acrobats, impersonators, quick-change acts, and novelty turns. The position of the dramatic sketch and narrative ballet on the vaudeville bill (as in the music halls and French
variety houses) was one of the factors which led to narrative film.
The screening of film in the variety houses from ca.1901 was a further factor. Films were brief, initially considerably less than a reel (10 minutes) but later rising to two reels. However, rather than subject audiences to frequent reel changes, variety houses received their allotment of films on a single reel that may have allowed a full 30 minutes of viewing.
At the same time, there was the question of costs and remuneration. It was soon perceived that films which could be duplicated and sold in multiples were substantially cheaper in both the short and long term than a ballet or sketch company’s scenery, costumes, music, transport between theatres, and actors’ wages. Music hall and vaudeville sketch performers transferred their skills to filmmaking. My essay will look at this process and the participants and kinds of variety sketches, replacing live sketches, which emerged as narrative films from ca. 1910.
ITA
Come è nato il cinema narrativo? Una considerazione sul ruolo dello sketch drammatico del music-hall e del teatro di varietà. L’emergere del film narrativo – cioè drammatico – può essere attribuito ai teatri di varietà d’Europa e d’America piuttosto che ai cosiddetti teatri ‘legittimi’ e ai repertori teatrali consolidati di quei Paesi. In particolare, l’origine del cinema drammatico è strettamente legata a quello che divenne noto come il ‘dramatic sketch del music hall’ e il ‘vaudeville’, ai vincoli legali e semi legali che regolavano le rappresentazioni drammatiche in quei teatri, e alle circostanze in cui il primo cinema veniva proiettato nell’ambito dei teatri di varietà. Il mio saggio esaminerà le conseguenze derivanti dalle condizioni giuridiche stabilite dallo UK Theatres Act del 1843, che consentivano la formazione di saloon theatres, i music halls, che potevano rappresentare brevi balletti narrativi e brevi drammi con accompagnamento musicale ma senza dialogo e con restrizioni sulle dimensioni del cast. Drammi simili di varia durata e un po’ meno limitati da restrizioni ‘quasi legali’ emersero dalle compagnie francesi itineranti di vaudeville degli anni Sessanta dell’Ottocento, e col tempo sia lo sketch che il vaudeville arrivarono in America dove, in quelli che gli americani chiamavano teatri di vaudeville, furono incorporati e rappresentati come parti di un programma di varietà che poteva includere giocolieri, spettacoli di animali, cantanti, comici, acrobati, imitatori, spettacoli di trasformismo e novità. La posizione dello sketch drammatico e del balletto narrativo nel cartellone del vaudeville (come nelle sale da musica e nei varietà francesi) fu uno dei fattori che portarono al fi lm narrativo. Un ulteriore fattore è stato la proiezione di film nei cinema di varietà a partire dal 1901 circa. I film erano brevi, inizialmente molto meno di una bobina (10 minuti), ma in seguito arrivarono a due bobine. Tuttavia, invece di sottoporre il pubblico a frequenti cambi di bobina, le case di varietà ricevevano la loro assegnazione di film su un’unica bobina che poteva consentire fi no a 30 minuti di visione. Allo stesso tempo si poneva la questione dei costi e della remunerazione. Ben presto ci si rese conto che i fi lm, che potevano essere duplicati e venduti in copie multiple, erano sostanzialmente più economici, sia a breve che a lungo termine, rispetto alle spese relative alle scene, ai costumi, alla musica, ai costi di trasporto da un teatro all’altro e ai salari degli attori di una compagnia di balletto o di sketch. I performer di sketch del music hall e del vaudeville trasferirono dunque le loro abilità al cinema. Il mio saggio esaminerà questo processo, i partecipanti e i tipi di sketch del varietà che sostituirono gli sketch dal vivo, emersi come fi lm narrativi a partire dal 1910 circa.